Pozzallo, nave con 19mila tonnellate di grano canadese Controlli della sanità marittima per valutarne condizioni

Una nave con 19mila tonnellate di grano duro proveniente dal Canada è in arrivo al porto di Pozzallo. E tra gli agricoltori siciliani scattano le proteste, raccolte e rilanciate dall’eurodeputato del Movimento 5 stelle Ignazio Corrao.

«Sto ricevendo decine di segnalazioni dalla Sicilia orientale – dice l’europarlamentare di Alcamo – Sono già in contatto con le autorità doganali del luogo per avere riscontro sui controlli e i risultati, ma chiedo risposte ufficiali da parte della Regione Siciliana, cui ho chiesto i documenti amministrativi relativi alle importazioni di tale carico. Basta grano tossico sulle nostre tavole».

Dalle autorità sanitarie marittime arriva la conferma che la nave, ormai a largo del porto ibleo, trasporta un importante carico di grano canadese. «Subito dopo l’attracco scatteranno le operazioni di ispezione e campionamento del grano per verificare eventuali tossicità e valutare le condizioni di trasporto», fanno sapere dalla Sanità marittima. A essere delegata ai controlli – che dovrebbero scattare tra stasera e domattina – sarà la sezione di Siracusa. 

«Come metodo ormai consolidato – interviene l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera – monitoriamo tutti gli ingressi di prodotti agroalimentari nel territorio siciliano. Eravamo al corrente di questo arrivo già da alcuni giorni e siamo pronti in banchina con i nostri organismi di controllo. Siamo vigili e in contatto con l’Autorità portuale per monitorare l’attracco e di conseguenza effettuare le dovute verifiche, documentali e di campionamento, da parte degli ispettori del servizio Fitosanitario dell’assessorato Agricoltura, che già si trovano sul posto, sulla partita di grano proveniente dal Canada». Bandiera spiega che si procederà a una verifica dei documenti, poi «all’analisi visiva sul campione per verificare l’eventuale presenza macroscopica di agenti patogeni da quarantena, e infine procederemo col campionamento della partita, al fine di verificare l’eventuale presenza di micotossine e glifosato, spesso utilizzato dal paese di provenienza per l’essiccazione delle spighe».

Che in Sicilia – e in Italia in generale – venga importato grano extraeuropeo non è una novità, né di per sé questo viola la normativa. Ma l’attenzione è massima perché in Canada l’uso del contestato diserbante glifosato è sottoposto a regole meno ferree rispetto all’Unione europea. Le autorità sanitarie marittime sottolineano come negli ultimi mesi l’attenzione si concentri anche su navi che provengono da altri porti d’Europa dove le maglie dei controlli sulle importazioni di grano sarebbero più larghe, a cominciare da Amsterdam e Rotterdam.

«Come ben sappiamo purtroppo – denuncia Corrao – il livello di tossicità del grano d’importazione che proviene dal Canada ha livelli molto diversi rispetto agli standard del nostro Paese. Gli importatori utilizzano tale prodotto per mischiarlo ai cereali locali per abbassare il livello di tossicità. Una pratica assolutamente deprecabile dal punto di vista della salubrità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole e ovviamente anche dal punto di vista economico, perché in questo modo viene avallato il deprezzamento del prodotto locale che invece ha caratteristiche organolettiche e di salubrità eccellenti».

L’europarlamentate annuncia di aver depositato una richiesta ufficiale di accesso agli atti al dirigente generale del dipartimento Agricoltura Dario Cartabellotta e al direttore Agenzia Dogane Monopoli siciliana «per conoscere i titoli e le note esplicative relative a tale carico di grano, ai sensi di un preciso regolamento dell’Unione Europea, e l’esito di eventuali controlli in termini di verifica della quantità di glifosato».


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