Dopo la denuncia pubblicata ieri mattina da MeridioNews, la catena di fast food scrive alla redazione e al ragazzo che ha sollevato il caso. «Un gioco di parole in tedesco tradotto male in inglese», dicono
«Hey Mafioso», McDonald’s si scusa e prova a spiegare «Non volevamo offendere, un problema di traduzione»
«Un errore nella traduzione dal tedesco all’inglese». Così l’ufficio stampa di McDonald’s prova a spiegare perché nel pubblicizzare in Austria il nuovo hamburger Bella Italia sia stata usata la parola «mafioso». Dopo la denuncia del trentenne siciliano sulle pagine di questo giornale, la catena di fast food più famosa al mondo risponde. E lo fa sia con un messaggio privato a Dario, il ragazzo che ha inviato una lettera di protesta sia a McDonald’s sia alla redazione di MeridioNews.
«In occasione del lancio di un nuovo hamburger, McDonald’s Austria ha utilizzato una creatività basata sulla parola tedesca “mamfen” che significa “goloso”. Per errore, nella traduzione inglese di questo gioco di parole, è stata usata la parola “mafioso”. McDonald’s Austria si dichiara sinceramente dispiaciuta e si scusa per aver veicolato un messaggio che è risultato offensivo». Queste le parole inviate a questa testata. Mentre in risposta alla lettera di Dario, aggiungono di «tenere in seria considerazione» le sue osservazioni «per la campagna marketing». Il verbo mampfen (ma con la “p”) si può tradurre con l’espressione “mangiare a quattro palmenti”.
Qualche giorno fa, il trentenne che vive a Vienna ha ricevuto una notifica dall’app ufficiale di McDonald’s Austria: «Hey Mafioso, try our new Bacon della Casa now! Bella Italia (Ciao Mafioso, prova ora il nostro nuovo panino della casa! Bella Italia, ndr)». Un invito – basato sullo stereotipo Italia uguale mafia – che non è andato giù. «Da assiduo cliente del vostro fast food – ha scritto Dario nella lettera di protesta – vi prometto che non mi vedrete più nei vostri ristoranti, né me né i miei amici e la mia famiglia. La notifica che mi avete inviato stamattina è la più offensiva e discriminatoria pubblicità che io abbia mai visto in vita mia». Ricordando poi alcuni di coloro che hanno perso la vita per lottare contro Cosa nostra.
A quella lettera, inviata martedì, arriva la risposta venerdì sera, dopo la pubblicazione dell’articolo. Per McDonald’s, dunque, è stato solo un problema di traduzione dal tedesco all’inglese. «Prendo atto della risposta – spiega Dario – anche se non trovo molto corretto scaricare la responsabilità sull’intelligenza artificiale, anziché ammettere l’errore umano. Credo che la risposta sia arrivata per il clamore che ha avuto la vicenda e resto, comunque, convinto che non ci tornerò più».