Giunta Musumeci, Pappalardo va verso l’addio Probabile il catanese Manlio Messina al suo posto

Se Atene piange, Sparta non ride. Mentre il governo si trova a fare i conti con la difficile sessione di bilancio e con una Finanziaria che, giunta in Assemblea con appena 17 articoli, è lievitata fino a 57, ecco che le voci sul rimpasto tornano a rincorrersi. Toccando questa volta un alleato di Musumeci decisamente più silenzioso di altri, quel Fratelli d’Italia con cui Diventerà Bellissima potrebbe apparentarsi in un’unica lista alle Europee.

È proprio guardando alle Europee che in casa Meloni si starebbe valutando l’ipotesi di una candidatura (probabilmente di servizio) per l’attuale assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo. Voci che si rincorrono da giorni ma rispetto alle quali non arriva alcuna conferma ufficiale (ma neanche alcuna smentita).

Così si fa strada l’ipotesi di una «possibile turnazione», si limitano a dire dal gruppo all’Ars, nella rappresentanza del partito in giunta. E se l’uscita di Pappalardo dagli uffici di via Notarbartolo a Palermo appare cosa ormai molto prossima, è già partito il toto-nomi per la successione del colonnello. Esclusi categoricamente i tre componenti del gruppo parlamentare, a quanto filtra, Gaetano Galvagno, Antonio Catalfamo ed Elvira Amata, i successivi sarebbero i due coordinatori del partito in Sicilia, il catanese Manlio Messina e il palermitano Giampiero Cannella. Con la differenza che alle ultime elezioni politiche, Fratelli d’Italia in Sicilia ha puntato proprio su Cannella. Ed ecco che il cerchio si stringe attorno al nome di Messina.

Come si diceva, insomma, se Atene piange, Sparta non ride. Appena qualche settimana fa il commissario forzista nell’Isola, Gianfranco Micciché, lanciava ufficialmente la corsa al rimpasto al grido di «troppi catanesi in giunta, tutti i territori vanno rappresentati». Incassando a strettissimo giro la gelida replica del governatore, che si diceva «contento che Forza Italia fosse in linea con la sua proposta di rimpasto». Da fare, appunto, prima delle Europee. Adesso nuove indiscrezioni e nuovi nomi. Che ancora una volta provengono dalla Sicilia orientale. Con buona pace per chi chiede meno catanesi in giunta.


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