Reddito di cittadinanza, ex sportellisti come navigator «In Sicilia non serve formarne altri, noi sappiamo farlo»

Finora sono state voci di corridoio, che settimana dopo settimana, col dibattito sempre più serrato attorno al reddito di cittadinanza, sono diventate un po’ più concrete. Nulla di ufficiale ancora, ma da Roma si starebbe valutando concretamente la possibilità di utilizzare gli ex sportellisti della Formazione professionale per assegnare loro il ruolo dei cosiddetti navigator, le figure professionali individuate nel disegno del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, per occuparsi di far incontrare domanda e offerta nel mercato del lavoro.

Si tratta di un ruolo che in Sicilia esiste già: a partire dal 2000 sono state assegnate in convenzione a soggetti privati le competenze proprie degli ex uffici di collocamento, relative all’attivazione di misure di politiche attive del lavoro. È così che nell’Isola sono stati attivati gli sportelli multifunzionali, che trovandosi appunto in questa posizione intermedia, rispondevano di fatto tanto agli enti di formazione professionale dai quali dipendevano, quanto ai centri per l’impiego. Il personale (gli ex sportellisti, appunto), proveniente dagli enti di formazione, è stato a sua volta riqualificato per occuparsi di quello che oggi viene definito il «matching», il luogo, appunto, in cui incrociare domande e offerte di lavoro.

La scorsa settimana, dopo il susseguirsi di chiacchiericci attorno all’utilizzo degli ex sportellisti per il ruolo di navigator, a rompere gli indugi è stato il presidente della commissione Lavoro all’Assemblea Regionale Siciliana, Luca Sammartino, che ha ufficialmente chiesto a Di Maio di utilizzare gli ex sportellisti per la nuova figura di tutoraggio prevista dal percorso legato al reddito di cittadinanza. Proprio questa mattina la commissione voterà la risoluzione sugli ex sportellisti per andare oltre le posizioni personali e indicare, al contrario, una linea istituzionale sulla vicenda. Chiedendo, appunto, al governo nazionale, di impegnarsi ufficialmente a ricercare le figure lavorative tra gli ex sportellisti e non da nuovi bacini.

Naturalmente tra gli ex sportellisti si guarda con rinnovata speranza a un’opportunità lavorativa che li faccia uscire dal limbo in cui sono finiti negli ultimi cinque anni, da quando – cioè – gli scandali della formazione professionale hanno comportato la paralisi lavorativa per gli oltre seimila lavoratori del comparto. Di questi, ad essere iscritti nell’elenco ad esaurimento degli ex sportellisti, sono circa 1700 persone. 

«Già la scorsa estate – racconta Adriana Vitale, ex sportellista che negli anni ha acquisito competenze anche nel campo della progettazione – alla Regione era stata immaginata una norma che prevedeva di fare un piano per il potenziamento dei centri per l’impiego, attraverso una selezione pubblica all’interno dell’elenco ad esaurimento degli ex sportellisti». Adriana, insieme ad altri suoi colleghi (una cinquantina in tutto), è stata ricevuta al ministero da Di Maio lo scorso 13 luglio «e già in quell’occasione – racconta – ci ha promesso attenzione. Siamo tornati a Roma lo scorso 24 gennaio e questa volta tra le proposte messe sul tavolo si è parlato anche di quota 100 e prepensionamenti, perché ormai molti di noi hanno un’età».

Insomma, il piano, seppure ancora non ci sia nulla di ufficiale, sembrerebbe quello di accompagnare una parte degli ex sportellisti verso la fuoriuscita dal mondo del lavoro. E di provare a collocare gli altri. I collocatori, appunto. Ma Vitale non si nasconde dietro un dito: «Noi ci abbiamo provato. E lo abbiamo fatto per anni. Ma se non si innesca un circuito virtuoso per cui l’offerta di lavoro passa dal centro per l’impiego, far incontrare chi assume con chi cerca un’occupazione è un’impresa ardua».

«Purtroppo – ammette ancora – i ragazzi il lavoro lo trovano ancora oggi o nelle segreterie di partito, oppure direttamente nelle aziende. È indispensabile che l’incrocio, invece, avvenga dentro i centri per l’impiego. E se la legge non può più obbligare le aziende per gli ex uffici di collocamento, allora bisogna immaginare una convenienza per le imprese che ricominceranno a cercare risorse umane dai centri per l’impiego».

È dello stesso avviso anche Antonio Paladino, già direttore di uno sportello multifunzionale: «Serve maggiore dialogo con gli imprenditori, l’amministrazione regionale non ha mai messo le aziende nelle condizioni di rivolgersi ai centri per l’impiego. Non esiste una banca dati reale tra chi offre lavoro e chi cerca lavoro. Ai tempi dello sportello multifunzionale facevamo ricerca con varie banche dati, ma sul territorio non sapevamo se c’era un’azienda che cercava un profilo specifico. Le richieste che arrivavano erano solo per call center. Io credo che dovrebbe intervenire l’assessorato regionale al Lavoro, farsi promotore del dialogo tra centri per l’impiego e associazioni di categoria, in modo da condividere le banche dati di domanda e offerta. Se non c’è colloquio tra chi cerca e chi offre – conclude Paladino – il matching non ci sarà mai».

Intanto, negli anni, dalla formazione per i cassintegrati a Garanzia Giovani, dalla stesura di un curriculum alla riqualificazione dei lavoratori, gli ex sportellisti in Sicilia sono già stati degli embrionali navigator. Ma ancora non c’è alcuna certezza sul loro futuro occupazionale. «Al momento la nostra è solo una speranza – conclude Vitale – nero su bianco non abbiamo nulla. Ma ci conforta che a Roma sappiano che in Sicilia non si devono inventare nulla, perché ci siamo noi e non abbiamo neanche bisogno di essere formati. Dopo cinque anni che ti sbatti per riavere indietro il tuo lavoro, un giorno succede che a livello nazionale richiedano una figura professionale che tu sei già. Per noi sarebbe davvero la fine di un incubo».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]