Crescono i cittadini stranieri residenti in Sicilia Nel Ragusano percentuale più alta di minorenni

In Sicilia, i cittadini stranieri sono 193.014, di cui 101.099 uomini e 91.915 donne. Sono i numeri che
emergono dallo studio dell’ufficio Migrantes Messina-Lipari-San Filippo del Mela, che ha elaborato i dati
Istat disponibili fino al primo gennaio del 2018, illustrati e approfonditi nel corso del convegno Immigrazione: paura e
diffidenza o un’opportunità?
tenutosi sabato scorso al museo diocesano di Catania. «Una tendenza in crescita dei residenti stranieri, rispetto ai numeri registrati nel 2017, con valori comunque contenuti», dicono i curatori del rapporto. «Don Giacomo Alberione (fondatore dei Paolini, ndr) diceva di fare a tutti la “carità della verità” – ha ricordato don Piero Galvano, direttore della Caritas di Catania – Bisogna fare luce sull’immigrazione sulla base di conoscenze obiettive e non sul sentito dire, al di fuori di ogni strumentalità».

Il rapporto illustra i
cittadini stranieri residenti per ogni provincia nell’Isola suddivisi in base alla loro provenienza. Nel capoluogo
siciliano, risiedono 36.381 stranieri, pari al 2,9 per cento della popolazione totale. Il numero più basso si registra in
provincia di Enna, con 3.754 stranieri, il 2,3 per cento della popolazione. Nel Catanese, invece, sono oltre
36mila, il 3,2 per cento del totale: la presenza più alta è nel comune di Catania, nel quale
risiedono 13.544 immigrati, con una provenienza marcata dallo Sri Lanka (2.581). Sempre in provincia, il
numero più basso di stranieri si registra a Palagonia, dove se ne contano 629. Al secondo posto, c’è invece
Caltagirone, con 1.544 immigrati, seguita da Giarre con 1.504, Acireale con 1.438, Misterbianco con 1.171,
Paternò, con 998, e ancora Grammichele con 918 stranieri, Ramacca con 667 e Belpasso, dove ne risiedono
657. 

Per quanto riguarda le altre province siciliane, nel Ragusano si registra la più alta percentuale di minori
stranieri
: il 21,9 per cento, su un totale di 28.827 immigrati, pari al 9 per cento della popolazione. Poi c’è
Messina con 28.681 cittadini stranieri (4,5 per cento); 19.828 nel Trapanese (4,6 per cento); 15.728 in
provincia di Siracusa (3,9 per cento); 15.262 nell’Agrigentino (3,5 per cento); 8.544 a Caltanissetta, pari al 3,2
per cento della popolazione. 

Buona parte, più o meno la metà per ogni provincia, sono donne: la presenza
più alta nel Messinese, dove se ne registra il 53,6 percento. La più bassa, il 40,9 per cento, nel Trapanese. Stando ai dati, su 193.014 persone straniere residenti nella Regione, ben 56.978 provengono
dalla Romania: la più ampia presenza nei vari capoluoghi, fatta eccezione per Ragusa dove la prima
nazionalità straniera presente nel territorio è quella tunisina – la seconda per numero di presenze nella Regione – seguita da Marocco
(15.055 persone), Sri Lanka (13.547), Albania (8.598), Bangladesh (8.232), Cina (7.440), Polonia (5.333), Filippine (5.315) e infine 4.066 dalla Nigeria

Nel rapporto Caritas-Migrantes, trova spazio anche la lista dei porti maggiormente interessati dagli sbarchi
nell’ultimo triennio. Ad Augusta, dal 2016 al 15 novembre 2018, sono avvenuti 44.960 sbarchi, di cui solo
2.478 quest’anno, contro i 16.858 del 2017. A Catania, il totale è di 36.630, di
cui 2.961; a Pozzallo sono 34.231 dove, invece, da inizio 2018 al 15
novembre sono avvenuti 3.554 sbarchi. Il totale a Trapani ammonta a 23.865, con 1.661 da gennaio a metà
novembre; 23.839 a Lampedusa, con 3.225 nel 2018; Messina, dove gli sbarchi sono 23.232, di cui 2.394 quest’anno e infine Palermo con un totale di 22.709 sbarchi,
solo 809 da gennaio 2018. 


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