Disabili, attesa per il nuovo decreto Musumeci Anffas: «Non chiudiamo in casa i nostri ragazzi»

«Non dobbiamo fare l’errore di ripiombare in un clima da Sicilia degli anni Cinquanta, quando chi aveva un disabile in famiglia lo nascondeva anche alla cerchia più stretta di conoscenti. Scongiuriamo il rischio di tornare a chiudere la disabilità in casa». L’accorato appello arriva da Pippo Giardina, presidente di Anffas Sicilia, associazione che con la disabilità e al fianco delle famiglie vive quotidianamente. C’è grande attesa, ma poco ottimismo, da parte delle associazioni in vista del 31 agosto quando, come assicurato dall’assessore alla Salute Ruggero Razza e confermato dal governatore Nello Musumeci in più occasioni, il decreto di definizione dei criteri di assegnazione dell’assegno di cura sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale. Nessuna anticipazione, intanto, neanche informale, alle associazioni, all’interno delle quali monta la preoccupazione.

«Noi abbiamo messo nero su bianco – racconta ancora Giardina – nove punti di osservazione alla prima bozza di decreto, ma non prevediamo grandi aperture, per quanto la presidente della commissione Sanità all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, abbia dichiarato che ne avrebbero tenuto conto. Di certo quella versione del decreto non va bene, perché ancora una volta non si parte dal bisogno dei disabili, ma dalla disponibilità economica. Invece dopo anni in cui i nostri appelli cadono nel vuoto, la politica dovrebbe finalmente dare risposte alla disabilità».

Secondo Giardina, partire dalle risorse economiche e non dai bisogni della disabilità rischia, paradossalmente, di diventare anche più dispendioso perché «magari ci sono servizi che si accavallano, tra gli interventi di tipo sanitario e quelli sociali, che praticamente non ci sono. E poi l’assegno di cura diamolo a chi davvero ne ha bisogno, ma non chiudiamo in casa la disabilità siciliana. I progetti di vita servono a quello, così come l’attivazione delle unità di valutazione multidimensionale». Le strade da percorrere per Giardina sono diverse: «Stilare dei piani personalizzati razionalizzerebbe di molto i costi, ma servono anche centri diurni e occasioni di socialità. La disabilità non è tutta uguale: se parliamo di un soggetto che può aprirsi al mondo esterno, non chiudiamolo in casa. Se può essere inserito nel mondo lavorativo, inseriamolo, non gli mandiamo i soldi a casa».

Una prospettiva, quella di cui Giardina si fa promotore a nome delle tante realtà siciliane, che è stata sancita già 18 anni fa, nell’articolo 14 della legge 328 in materia di politiche sociali. E che, appunto, individuava nelle unità di valutazione multidimensionali lo strumento per calcolare i reali bisogni del disabile non soltanto in base alle condizioni di salute del paziente, ma anche al contesto sociale, culturale, familiare ed economico nel quale è inserito. «Intanto sono passati 18 anni – aggiunge – e le Uvm all’interno delle Asp non sono ancora state istituite, rendendo ancora una volta la Sicilia fanalino di coda tra le Regioni italiane».

Erano bambini e sono diventati uomini. E si attendono ancora i progetti di vita. Ma intanto, mentre i disabili adulti fanno i conti con un mondo sempre meno accessibile, ecco che per i bambini diversamente abili in Sicilia torna ancora una volta il tema dei servizi scolastici. «Siamo arrivati a fine agosto – denuncia Antonio Costanza di Anffas Palermo – e non sappiamo cosa avverrà, se e da quando verrà garantita l’assistenza igienico-personale o il servizio di trasporto. Tutto continua a gravare sulle spalle delle famiglie».


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]