Siracusa, tredici arresti per 42 furti con spaccata Da Catania e dalla Romania due gruppi di ladri

Quarantadue spaccate nei confronti di tabaccherie, negozi di abbigliamento, profumerie e concessionari di auto compiute fra il 2016 e il 2017 da due organizzazioni criminali, con base a Catania e operanti tra le province di Siracusa, Ragusa, Catania, Enna e Messina. È quanto emerge dall’operazione Tormento che ha portato, nelle prime ore di questa mattina, all’arresto di 13 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato e rapina. Altre persone coinvolte non sono state raggiunte perché, al momento, si troverebbero all’estero. 

Il primo gruppo è composto da nove cittadini di nazionalità italiana, mentre del secondo fanno parte quattro cittadini rumeni. Tutti i soggetti raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal gip del tribunale di Siracusa su richiesta del procuratore aggiunto Fabio Scavone e del sostituto procuratore Salvatore Grillo – sono pregiudicati e vivono a Catania. In totale, sono 22 gli episodi a carico del gruppo catanese e 20 quelli attribuiti ai cittadini rumeni. Del numero complessivo, 25 si sono verificati solo nei Comuni del Siracusano. Il modus operandi di entrambi i gruppi criminali sarebbe stato sempre lo stesso: rubare a privati cittadini o agli autosaloni la macchina da utilizzare come ariete per sfondare gli infissi degli esercizi commerciali, attraverso l’utilizzo di centraline elettroniche che consentono di mettere in moto i veicoli anche senza chiavi. Una volta compiuto il furto, abbandonare i mezzi all’interno delle attività prese di mira.

A volto coperto e senza esitazioni a minacciare o aggredire con violenza i proprietari o le guardie giurate quando sorpresi nel bel mezzo di un colpo. In uno degli episodi, gli uomini coinvolti, rintracciati da una pattuglia, hanno imboccato l’autostrada Siracusa-Catania nel senso opposto di marcia. La loro automobile si sarebbe poi ribaltata vicino a un cavalcavia dove l’avrebbero abbandonata, con la refurtiva a bordo, prima di buttarsi a piedi in un burrone. Nel corso dell’attività di indagine sviluppata dal nucleo investigativo di Siracusa e durata oltre un anno, i militari hanno sequestrato dieci automobili rubate e utilizzate come arieti per sfondare le saracinesche delle attività commerciali, una decina di centraline elettroniche utilizzate per il furto dei veicoli impiegati per la fuga e circa 300 chili di tabacchi rubati.

Degli arrestati catanesi, due in particolare hanno un passato particolare. Si tratta di Nunzio Davide Scrivano e Filippo Beninato, entrambi finiti in manette nell’ambito dell’operazione antimafia Double track della procura di Catania, datata ottobre 2017. I due si sarebbero occupati di smerciare in Sicilia la droga proveniente dalla Calabria. Beninato è stato poi arrestato anche in precedenza, a giugno 2016, assieme a Salvatore Maugeri, Fabrizio Drago e Graziano Crisafulli, pure loro coinvolti nel blitz Tormento, stamattina: insieme a un altro giovane, i quattro si trovavano a bordo di una Mercedes, nel quartiere catanese di Zia Lisa, quando non si sarebbero fermati all’alt imposto dai carabinieri in un posto di blocco. Ne sarebbe nato un inseguimento, al termine del quale – in una busta lanciata da un finestrino – sarebbero stati ritrovati dei passamontagna.

I destinatari del provvedimento applicativo della custodia cautelare in carcere sono: 

1. Iulian Moise, nato in Romania, 1980
2. Florin Stoian, nato in Romania, 1991
3. Costel Balan, nato in Romania, 1992
4. Ilie Alexandru Corodeanu, nato in Romania, 1993
5. Graziano Crisafulli, nato a Catania, 1991
6. Salvatore Maugeri, nato a Catania, 1996
7. Filippo Beninato, nato a Catania, 1990
8. Salvatore Fazio, nato a Catania, 1990
9. Nunzio Davide Scrivano, nato a Catania, 1986
10. Alessio Pavone, nato a Catania, 1992
11. Fabrizio Drago, nato a Catania, 1982
12. Andrea Alonzo, nato a Catania, 1992
13. Omar Nassibi, nato a Catania, 1997


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Ventidue episodi a carico del gruppo catanese, mentre venti sono quelli attribuiti ai cittadini rumeni. Del numero complessivo di colpi, ben 25 si sono verificati solo nei Comuni del Siracusano. Modus operandi sempre uguale: una macchina rubata ai privati o agli autosaloni, scagliata contro le vetrine e poi abbandonata. Guarda foto e video

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