L'artista palermitana, che per decenni ha immortalato le violenze della criminalità organizzata in Sicilia, in un'intervista alla testata statunitense sfata il mito della mafia romantica. «Gli americani amano I Soprano, ma alla mafia non importa null'altro che il denaro», dichiara
Letizia Battaglia: «Mafiosi sono come Isis» La fotografa parla di Cosa nostra alla Cnn
I mafiosi sono come i militanti dell‘Isis. Parola di Letizia Battaglia. Una che Cosa nostra l’ha vista, e fotografata. L’artista palermitana ha parlato alla Cnn, sottolineando come l’immaginario, veicolato soprattutto negli Stati Uniti, di una mafia dai tratti quasi romantici sia un’impostura. Per farlo, Battaglia ha utilizzato una similitudine di sicuro impatto: l’Isis.
L’agire dei miliziani islamisti, autori di una serie pressoché illimitata di violenze in diverse parti del mondo, è paragonato a quello dei mafiosi per il disprezzo nei confronti della vita. «Gli americani amano I Soprano, ma la mafia è pericolosa proprio come l’Isis – spiega la fotografa -. Non gliene frega niente della vita. Alla mafia non importa null’altro che i propri interessi e il denaro, e se ne frega di chi colpisce lungo la loro strada».
Battaglia ha ripercorso poi la propria esperienza in Sicilia, dove per decenni ha immortalato le più cruente scene di criminalità, ma anche il mondo in cui Cosa nostra si muove. Spesso in maniera apparentemente invisibile, lasciando però sempre un segno, negativo, della propria presenza. In una terra che, nonostante tutto, non ha mai perso il proprio fascino. «I miei archivi sono pieni di sangue, di gente uccisa. Ma nella vita quotidiana e complicata della Sicilia ho visto anche un’immensa bellezza», sottolinea la fotografa.
Nei prossimi giorni, uscirà in Italia l’ultimo libro di Battaglia, intitolato Anthology. L’opera raccoglie il meglio degli oltre 600mila scatti effettuati dalla fotografa palermitana nel corso della sua carriera.