«Non mi hanno nemmeno informato». Così Mario Bolognari sulla firma del contratto alla presenza dell'assessore regionale in quota Fratelli d'Italia Manlio Messina, del commissario da lui nominato Bernardo Campo e della sovrintendente Ester Bonafede
Taormina, è guerra tra il sindaco e la fondazione TaoArte Dopo nomina a sorpresa di Beatrice Venezi, vicina a FdI
Dolenti note si fanno sentire per Taormina. E sono quelle suonate ieri dal sindaco del Comune del Messinese, Mario Bolognari, alla finestra della fondazione Taormina Arte. Oggetto della disputa è la fresca nomina a direttrice artistica di Beatrice Venezi, direttore d’orchestra – al maschile, come ha specificato sul palco del festival di Sanremo -, firmata nella sede dell’assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, socio al 50 per cento di TaoArte, e annunciata con un comunicato stampa. Peccato però che, a sentire il primo cittadino, nessuno avesse non tanto invitato, ma nemmeno avvisato, lo stesso sindaco che rappresenta l’altro 50 per cento di TaoArte, ossia il Comune di Taormina. Un amaro sentimento di esclusione, quello di Bolognari, comprensibile se si pensa al fatto che gli altri protagonisti della storia sembrano invece avere una maggiore confidenza: Bernardo Campo, commissario straordinario della fondazione, nominato dall’assessore regionale al Turismo Manlio Messina, esponente di Fratelli d’Italia. Lo stesso partito per cui non ha mai nascosto le sue simpatie proprio la neo-nominata direttrice artistica Venezi. Tutti presenti alla firma del contratto, insieme alla sovrintendente della fondazione Ester Bonafede, ex vicesegretaria regionale dell’Udc.
«Non so se considerare questo gravissimo atto un sopruso perpetrato contro la città di Taormina oppure una semplice cafonata istituzionale», commenta il sindaco Bolognari. Che però, nel dubbio, ha già scelto di non fare il terzo incomodo: «Da questo momento verrà meno la mia personale collaborazione e proporrò al Consiglio comunale di recedere dalla fondazione, revocando il conferimento della Casa del cinema al patrimonio della stessa». Un luogo che, negli anni, è stato sede di eventi, presentazioni di libri, mostre e premiazione organizzate da TaoArte. «La firma del contratto era un atto burocratico tra il maestro Venezi e il commissario Campo. Certo, magari si poteva attendere qualche giorno per comunicarlo al pubblico – ragiona a voce alta la sovrintendente Bonafede – Più che altro perché non è un buon modo per accogliere Venezi, che stimo e che sono certa contribuirà a uno sviluppo più contemporaneo di TaoArte».
Ma neanche un messaggino per il sindaco? «Sono dispiaciuta di questo incidente diplomatico – continua Bonafede – Avevo parlato in passato con lui di questa possibile nomina ma sono giornate intense, di presentazione delle liste per le elezioni ed è andata così…». Il garbo istituzionale, insomma, potrebbe essere venuto meno a causa della fretta per le tante incombenze di queste elezioni-lampo. Consultazioni che, secondo i rumors delle scorse settimane, potevano coinvolgere la stessa Beatrice Venezi, proprio con Fratelli d’Italia. Candidatura smentita sotto Ferragosto, pur manifestando stima per la leader del partito Giorgia Meloni, tanto da avere diretto l’orchestra nel concerto del Primo maggio di FdI. E chissà che non sia stata proprio Meloni a presentare Venezi al suo fedelissimo siciliano Manlio Messina, nella cui segreteria tecnica dell’assessorato siede il dirigente regionale e commissario straordinario di TaoArte Bernardo Campo. Il quale, contattato da MeridioNews, ha scelto di non replicare.