Catania-Ragusa, terzo rinvio in tre mesi dei termini di gara Il bando di Anas è finito nel mirino di Confindustria e Ance

Non prima del 4 luglio, e sempre che nel frattempo non intervenga la giustizia amministrativa ad annullare tutto e imporre la ridefinizione degli atti. La gara per la realizzazione della Catania-Ragusa subisce un nuovo slittamento. Risale alla scorsa settimana la decisione di Anas di concedere una nuova proroga per la presentazione delle offerte che, stando all’ultimo avviso, sarebbero dovute pervenire alla stazione appaltante entro il 23 maggio. Non si tratta del primo rinvio: dal 30 marzo, giorno in cui è stato pubblicato il bando, già due volte i termini sono stati fatti scivolare un po’ più in là. In prima battuta dal 22 aprile – data originaria per presentare le buste – al 12 maggio, poi dal 12 al 23 maggio e adesso altri 42 giorni.

Stavolta, però, la proroga assume un significato diverso, considerato che il nuovo termine è successivo rispetto a un’altra data importante di questa vicenda. Il 22 giugno, infatti, si terrà davanti alla terza sezione del Tar di Catania l’udienza pubblica per la decisione di merito nell’ambito del ricorso presentato dall’Ance, l’associazione nazionale costruttori edili, e una serie di operatori del settore – dai consorzi come Build e Integra a grosse imprese come Aleandri, Cosedil, De Sanctis Costruzioni, Webuild e Pizzarotti – per chiedere di fermare la gara così come è stata pensata da Anas. Nel mirino c’è soprattutto il prezziario utilizzato per arrivare alla base d’asta: cifre che, tenendo conto dei vertiginosi aumenti delle materie prime registrati da ormai diversi mesi, renderebbero l’appalto antieconomico. Con la possibilità, fatta presente dagli imprenditori, di ritrovarsi un giorno ad avere a che fare con cantieri difficili da completare e, di conseguenza, con l’ennesima incompiuta.

A chiedere ad Anas di fermarsi è stata, pochi giorni prima della nuova proroga, anche Confindustria. «Un rimpallo di responsabilità che rischia di bloccare un’arteria strategica del sistema viario della Sicilia – ha scritto l’associazione degli industriali in una nota – La procedura di gara per l’affidamento dell’appalto rimane ancora nel limbo dell’incertezza a causa del mancato adeguamento dei prezzi che non consente alle imprese di partecipare al bando con offerte congrue. Nelle scorse settimane, Confindustria Catania aveva già sollevato la questione rilevando come l’aumento dei prezzi delle materie prime e il caro-energia si fossero abbattuti sulle imprese con effetti a catena sulla tenuta del sistema produttivo. L’impatto dei maggiori costi, infatti, riguarda trasversalmente una molteplicità di prodotti: solo l’acciaio – ha denunciato Confindustria – ha subito negli ultimi mesi un aumento del 70 per cento, il legname del 78 per cento, il bitume del 36 per cento. Una situazione che si è ulteriormente aggravata a causa della crisi internazionale determinata dal conflitto in atto in Ucraina».

Se è difficile stabilire se la scelta di Anas di rimandare la chiusura dei termini di partecipazione a luglio abbia tenuto conto della fissazione dell’udienza da parte del tribunale amministrativo, di sicuro c’è che l’appalto non camminerà spedito così come auspicato dai governi, tanto quello nazionale che quello regionale. La Catania-Ragusa, infatti, è una delle opere per le quali l’anno scorso il ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini decise per una gestione commissariale. I poteri sono stati dati al presidente della Regione Nello Musumeci, unico politico tra i 29 commissari indicati da Roma. Musumeci, a sua volta, si è avvalso della collaborazione di Raffaele Celia, all’epoca non ancora nominato responsabile territoriale di Anas per la Sicilia. Il governatore, a marzo, aveva annunciato la pubblicazione della gara, rivendicando i risultati ottenuti nell’ultimare la fase progettuale dell’opera e il resto dei passaggi propedeutici all’appalto dei lavori.

L’investimento complessivo al momento è di oltre un miliardo e duecento milioni di euro, ripartito su quattro lotti. Il più economico, il primo, ha una base d’asta di circa 189 milioni; il più ricco supera i 315 milioni. Il tracciato da realizzare è di quasi 69 chilometri e prevede il collegamento dell’innesto tra le statali 514 e 115 all’autostrada Catania-Siracusa. Il progetto include la costruzione di undici viadotti, un attraversamento ferroviario e una galleria lunga ottocento metri. Alla fine saranno dieci gli svincoli a disposizione degli automobilisti. La storia della Catania-Ragusa risale a inizio anni Duemila quando la Sarc – società che rimanda al politico di era democristiana Vito Bonsignore – ottenne la concessione per la realizzazione dell’opera. I lavori, però, non partirono mai, portando negli anni scorsi alla decisione del governo nazionale di fare propria l’iniziativa, pagando un corrispettivo di circa 40 milioni ai privati e annunciando la costruzione con fondi esclusivamente pubblici.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]