Con un emendamento il governo ha aggiunto quattro istituzioni che potranno avere avere accesso ai fondi per ripianare i debiti. Il Movimento 5 stelle, appoggiato da Nuovo centrodestra democratico, ha provato a bloccare la misura, chiedendo «perché tali agevolazioni solo a quattro soggetti privati e non a tutti?»
Ars, solo quattro enti culturali nell’esercizio provvisorio «Non si possono favorire alcuni e penalizzare altri»
Lo scontro lo apre la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio. Tema: i fondi dell’Irfis che dovrebbero servire a ristrutturare i debiti delle istituzioni culturali. L’articolo di legge presentato dal governo regionale nel corso del dibattito in corso a Sala d’Ercole sull’esercizio provvisorio prevede che a tali interventi possano accedere le fondazioni liriche e altre istituzioni culturali pubbliche. Con un emendamento lo stesso governo aggiunge solo quattro istituzioni culturali: la fondazione Piccolo di Calanovella di Capo d’Orlando, il museo Mandralisca di Cefalù, il museo delle Marionette di Palermo e il museo del Papiro di Siracusa. Perché solo a questa quattro istituzioni private, si chiede Gianina Ciancio?
In effetti, sono decine le istituzioni culturali siciliane che versano in condizioni finanziarie critiche. Sono quasi tutte indebitate. Poter usufruire di questo prestito, con gli attuali chiari di luna, non è cosa da poco. L’esponente del Movimento 5 stelle non è contraria, per principio, a questi soggetti privati. Il suo ragionamento è semplice: o la possibilità di ristrutturare i propri debiti viene data a tutte le istituzioni culturali private della Sicilia, o si lascia tale possibilità alle sole istituzioni culturali pubbliche. Così presenta un sub emendamento per bloccare l’emendamento che punta ad agevolare solo quattro istituzioni culturali private. A ruota intervengono i parlamentari Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo del Partito democratico, che difendono il provvedimento e, a conti fatti, i quattro enti selezionati. Valentina Zafarana, anche lei del Movimento 5 Stelle, si schiera con la compagna di partito: «Perché tali agevolazioni solo a quattro soggetti privati e non a tutti?».
Sulla stessa lunghezza d’onda Vincenzo Vinciullo, Nuovo centrodestra democratico: «Non è così che si cambia la Sicilia. Non si possono favorire alcuni e penalizzare altri. O questa possibilità per ristrutturare i debiti si dà a tutte le istituzioni culturali, oppure a nessuno». Vinciullo viene interrotto più volte da alcuni parlamentari di Forza Italia. Ai quali replica secco: «Voi siete la stampella del Governo regionale. Abbiate la compiacenza di tacere».
Poi si va al voto. E il sub emendamento dei grillini viene bocciato. Morale: solo la fondazione Piccolo di Calanovella di Capo d’Orlando, il museo Mandralisca di Cefalù, il museo delle Marionette di Palermo e il museo del Papiro di Siracusa avranno la possibilità di accedere al credito Irfis per ristrutturare i crediti.