L'escamotage degli azzeccagarbugli da dozzina per salvare la 'soldatessa nelli' e svilire il parlamento che rappresenta l'autonomia della nostra isola
Ars, pronta la sceneggiata atto secondo? Siciliani a rischio beffa
L’ESCAMOTAGE DEGLI AZZECCAGARBUGLI DA DOZZINA PER SALVARE LA ‘SOLDATESSA NELLI’ E SVILIRE IL PARLAMENTO CHE RAPPRESENTA L’AUTONOMIA DELLA NOSTRA ISOLA
Oggi, come sappiamo, torna a riunirsi Sala d’Ercole. All’ordine del giorno, l’elezione del vicepresidente dell’Ars e la mozione di censura all’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra. Vi diciamo in anteprima la sceneggiata già preparata.
In conferenza dei capigruppo i partiti (con in testa il centrodestra) – che non hanno ancora raggiunto l’accordo sul nome del vicepresidente da eleggere – chiederanno di cambiare il calendario dei lavori d’Aula. Ovvero, rinviare l’elezione del vice presidente e passare subito alla mozione di censura. A questo punto la conferenza dovrà votare il cambiamento del calendario dei lavori d’Aula.
Siccome per cambiare il calendario occorre una maggioranza qualificata (i due terzi dei facenti parte della stessa conferenza dei capigruppo), i sostenitori del Governo di Rosario Crocetta faranno mancare i voti, quindi il calendario non verrà cambiato. Di conseguenza resterà al primo punto dell’ordine del giorno dei lavori l’elezione del vice presidente dell’Ars.
Gli scenari possibili, se le cose dovesse andare così – e tutto lo lascia presagire – dovrebbe essere due.
Primo scenario: i partiti si mettono d’accordo ed eleggono subito il vice presidente dell’Ars per poi passare all’esame e al voto della mozione di censura alla Scilabra.
Secondo scenario: i partiti – come è probabile- che non hanno ancora l’accordo sul nome, o darebbero il via alle votazioni che si protrarrebbero non sappiamo per quanto, o chiederebbero un rinvio, che, automaticamente, farebbe rinviare anche la discussione sulla mozione di censura.
Insomma, siamo davanti a quattro Azzecagarbugli da dozzina. Se dovesse verificarsi uno scenario del genere, il Parlamento siciliano verrebbe svilito ad opera dei pupi.
I parlamentari che compongono la conferenza dei capigruppo, se la politica non è solo un mercimonio, ben sapendo che non c’è accordo sul vicepresidente, dovrebbero cambiare senza tentennamenti il calendario dei lavori d’Aula, mettendo all’ordine del giorno l’esame e la votazione della mozione di censura all’assessore alla Formazione.
Ogni altro scenario sarebbe, per usare un eufemismo, una pagliacciata parlamentare.
AGGIORNAMENTO DELLE 11.48
L’Aula si è riunita per pochi minuti. Su richiesta di Francesco Cascio, leader di NCD in Sicilia, il Presidente Ardizzone ha convocato la conferenza dei capigruppo per le 14.30. Sala d’Ercole tornerà a riunirsi alle 16.