Ars, oggi la via la terza finanziaria in Commissione Bilancio

POICHE’ IL GOVERNO DI ROSARIO CROCETTA NON HA UNA MAGGIORANZA, SARA’ L’AULA, DI VOLTA IN VOLTA, A SECONDA DEL PROVVEDIMENTO, A DECIDERE COME UTILIZZARE I CIRCA 550 MILIONI DI EURO

Oggi – dopo due giorni di vacanza dettati dal Festino di Palermo – inizia la settimana politica e parlamentare della Sicilia. Settimana breve. Con la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars che, in un modo o nell’altro, entro sabato prossimo, dovrà completare l’esame della terza manovra finanziaria che dovrebbe andare a Sala d’Ercole nei primi giorni della prossima settimana.

In questi giorni abbiamo letto di emendamenti che sono passati da 100 a 200, poi a 400, forse a 500. E di una previsione di spesa che è passata dai 550 milioni di euro a circa 800 milioni di euro.

Come stanno, in realtà, le cose? Intanto la spesa prevista è sempre quella: 500-500 milioni di euro. Oltre non si potrà andare perché mancano i soldi. 

Quanto alla moltiplicazione degli emendamenti, il significato è il seguente: il Governo di Rosario Crocetta, in Aula, non ha una maggioranza. Ciò significa che a decidere come utilizzare questi 500-550 milioni di euro non sarà il presidente della Regione e, meno che mai, gli assessori ‘tecnici’: a decidere sarà la maggioranza di Sala d’Ercole.

Detto in parole semplici, il progetto di spesa del Governo Crocetta, a meno che il presidente non riesca a trovare la ‘quadra’ in Aula, rischia di venire stravolto. I 450-500 emendamenti, insomma, non puntano ad aumentare una spesa che non può aumentare: e nemmeno a ritardare oltre modo l’approvazione della terza finanziaria.

Con il gioco degli emendamenti, con molta probabilità – la maggioranza che, di volta in volta, argomento per argomento, si andrà a formare in Aula – deciderà come utilizzare le somme stanziate.

Non si tratterà di uno scontro tra Ars e Governo. Molto più semplicemente, Sala d’Ercole farà valere la sovranità dei numeri.

Questo scenario potrebbe cominciare a delinearsi in Commissione Bilancio e Finanze. Ma si concretizzerà in Aula, quando tutti gli emendamenti potranno essere presentati con un solo limite: l’ammissibilità o meno che verrà eventualmente stabilità dalla presidenza dell’Ars.

 


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