Ars, le ‘spine’ del precariato

In un clima di grande confusione Sala d’Ercole ha iniziato – o quanto meno ci sta provando – ad avviare i lavori parlamentari. Com’era prevedibile, adesso si deve correre, se è vero che è passato oltre un mese per far insediare il nuovo Parlamento siciliano e altre tre settimane per eleggere il presidente dell’Ars, i vice presidenti e i vertici delle commissioni legislative.

Sulle commissioni ancora non c’è accordo dentro il Pd, un Partito dilaniato da lotte intestine. Peccato che siamo ormai a fine anno e, quanto meno, l’Aula dovrà approvare almeno l’esercizio provvisorio in attesa di capire come approvare il bilancio 2013.

Ieri la conferenza dei capigruppo, alla presenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha stabilito che Sala d’Ercole lavorerà il 24 dicembre, giorno in cui lo stesso capo della giunta illustrerà il programma del Governo. Si tratta di un ‘atto di cortesia’ istituzionale da parte del presidente della Regione, che è già stato eletto dal popolo e, per andare avanti, non ha bisogno del voto di fiducia del Parlamento dell’Isola.

Nello stesso giorno l’Aula dovrebbe approvare il disegno di legge sull’esercizio provvisorio. Ciò significa che il Governo, com’era prevedibile, non ha – e, forse, non sa ancora – come approvare il bilancio.

Sempre tra Natale e Capodanno Sala d’Ercole dovrebbe avviare la discussione sui disegni di legge in materia di proroga dei precari e proroga Ato.

Sui precari lo scenario sembra piuttosto confuso. Ci sono i precari che prestano servizio negli uffici della Regione e quelli che operano nei Consorzi di bonifica (nel complesso, non dovrebbero superare le due mila unità, a meno che non siano aumentati negli ultimi mesi…) per i quali si parla di una proroga di sei mesi. Questo sembra in accordo con la legge nazionale.

Poi ci sono i 22 mila precari degli enti locali. Dove si registra un po’ di confusione, sia in termini normativi, sia in termini di poste di bilancio. In questo caso si ipotizzano proroghe annuali, biennali e, addirittura, quinquennali. Su quale base normativa? E’ evidente che il nuovo assessore all’Economia, Luca Bianchi, e i suoi collaboratori debbono aver consultato leggi che noi non conosciamo.

A noi risulta – ma può darsi che le cose siano cambiate – che, dopo il 2012, i precari non ancora ‘stabilizzati’non avrebbero diritto ad altre proroghe. Ma, lo ripetiamo, le leggi in materia di precariato, in Sicilia, si interpretano e non si applicano. Peccato che l’anno scorso – guarda caso sempre a dicembre – anche l’ufficio del commissario dello Stato le ha ‘interpretate’, impugnando le ‘stabilizzazioni’ dei precari.

Alle incertezze normativa si sommano quelle finanziarie. Stando a quel poco che siamo riusciti a capire, visto che all’Ars, in queste settimane, invece di occuparsi di cose serie si è parlato solo i poltrone, i soldi per la proroga dei precari dovrebbero arrivare dal bilancio pluriennale 2012-2012-2014. Anche noi, nell’aprile scorso, abbiamo letto questi documenti finanziari, ma non ricordiamo di aver letto di certi appostamenti. Ci siamo sbagliati? Probabile.

In ogni caso, vorremmo porre una domanda: senza il ‘bozzone’ del bilancio di previsione 2013 come potranno essere utilizzate le risorse finanziarie del bilancio pluriennale 2012-2014?

Oggi, intanto, l’Aula tornerà a riunirsi. All’ordine del giorno un argomento che tutta la Sicilia attende con ansia: la spartizione delle poltrone delle commissioni legislative. All’appello manca solo il Pd. Dove il gruppo è spaccato tra chi vuole Antonello Cracolici alla presidenza della commissione Bilancio e chi non lo vuole.

Ieri lo stesso Pd ha chiesto il rinvio. Motivo: Cracolici aveva in tasca la certezza che, nel segreto dell’urna, lo avrebbero ‘impiombato’.

Com’è noto, i gruppi parlamentari, a norma di regolamento, designano i componenti di ogni commissione legislativa. Poi, ogni commissione elegge, al proprio interno, il presidente, i due vice presidenti e il segretario. A quanto pare, i componenti della commissione Bilancio e Finanze – che è la commissione più importante, perché da lì passano tutti i soldi per finanziare le leggi – non vogliono eleggere Cracolici.

Mentre in tutte le altre commissioni, bene o male, i giochi sono fatti, nella commissione Bilancio e Finanze ci sono problemi ‘poltronizi’. Oggi pomeriggio sapremo come finirà.

Le ipotesi sono quattro. Prima ipotesi: Cracolici verrà eletto presidente. Seconda ipotesi: verrà ‘impiombato’. Terza ipotesi: si ritirerà per non farsi ‘impiombare’ e andrà a presiedere la commissione Sanità. Quarta ipotesi: un altro rinvio.

Morale: è incredibile che, davanti a problemi immani, tra assenza di bilancio, incertezze normative, precari, Ato e via continuando l’Assemblea regionale siciliana si sia fermata per una poltrona. Ma, purtroppo, questa è la politica siciliana…

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

In un clima di grande confusione sala d’ercole ha iniziato - o quanto meno ci sta provando - ad avviare i lavori parlamentari. Com’era prevedibile, adesso si deve correre, se è vero che è passato oltre un mese per far insediare il nuovo parlamento siciliano e altre tre settimane per eleggere il presidente dell’ars, i vice presidenti e i vertici delle commissioni legislative.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Quannu è a siccu e quannu è a sacco (quando è troppo poco e quando è troppo). La Sicilia non ha moderazione. Si passa agevolemente, piroettando come ginnasti artistici sul cavallo con maniglie (dell’ammore), dalle mostre monstre di Manlio Messina a Cannes allo stand dell’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana al Salone del Libro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]