Ars, il Governo deposita Bilancio e Finanziaria grazie alla professionalità degli alti dirigenti di Sala d’Ercole

DOPO AVER COMBINATO SOLO GRANDI CASINI PER DUE MESI, L’ASSESSORE BIANCHI E I DIRIGENTI DELL’ASSESSORATO SI SONO FATTI OPPORTUNAMENTE DA PARTE, FACENDO REDIGERE LA ‘BOZZA’ AGLI ALTI DIRIGENTI DI SALA D’ERCOLE. SI PROFILA UN INEVITABILE ESERCIZIO PROVVISORIO

In un clima di grande confusione il Governo regionale di Rosario Crocetta ha depositato il Bilancio e la Finanziaria. La ‘notizia’ è che i documenti contabili non sono stati approntati dagli uffici dell’assessorato regionale all’Economia, che sono rimasti nel pallone per due mesi. Alla fine hanno risolto tutto gli uffici dell’Ars, in particolare, il vice segretario generale di Sala d’Ercole, Salvatore Di Gregorio, uno dei massimi esperti, in Sicilia, di finanza pubblica.
Il bello è che, fino a due giorni fa, il presidente Crocetta parlava di equiparare i dirigenti dell’Ars ai dirigenti regionali. Aizzato dagli ‘scienziati’ esterni all’Amministrazione che si è portato a Palazzo d’Orleans, che pensano di essere ‘bravi’, ma che, alla fine, non sono nemmeno riusciti a mettere in piedi un straccio di Bilancio, il governatore ha dovuto prendere atto che certi consigli che arrivano dai suoi collaboratori (o dai collaboratori che gli ha messo accanto il senatore Giuseppe Lumia, altro ‘scienziato’ del diritto e del rovescio) sono disastrosi.
Insomma, se non fosse stato per i dirigenti dell’Ars, Crocetta, l’assessore Luca Bianchi e i dirigenti interni ed ‘esterni della Regione si attaccavano al tram: altro che Bilancio 2014!

Detto questo, bisognerà capire cosa ha combinato il dottore Di Gregorio, che già, in questa storia, è alle prese con una nemesi storica personale: ipercritico nei primi anni del 2000, quando i Governi (e i dirigenti dell’allora assessorato al Bilancio) ne combinavano di tutti i colori nella redazione dei documenti contabili, l’alto dirigente dell’Ars si ritrova adesso ad ‘arripizzare‘ – come si usa dire dalle nostre parti – un Bilancio che fa acqua da tutte le parti.
Detto questo, Bilancio e Finanziaria, per ora, sono sul tavolo del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, chiamato ad esprimere una prima valutazione sui documenti finanziari. E’ probabile che domani il Governo avrà qualche sorpresa, perché in questa fase la presidenza del Parlamento siciliano è chiamata a ‘cassare’ ciò che è estraneo alla manovra: e a nostro avviso, non tanto per responsabilità del dottore Di Gregorio, quanto per incapacità di un Governo casinista, non è da escludere la presenza di ‘corpi estranei’ alla manovra che, legge alla mano, il presidente Ardizzone deve eliminare.

Domani mattina ne sapremo di più.

Ah, dimenticavamo: ovviamente la manovra non potrà essere approvata entro il 31 dicembre. Se ne parlerà a gennaio o, forse, a febbraio. L’unica cosa che il Governo potrebbe ottenere – a patto che si comporti bene – è un mezzo esercizio provvisorio e la proroga dei precari degli enti locali (anche se ancora non abbiamo capito chi li dovrebbe pagare: e secondo noi non lo sa nemmeno il dottore Di Gregorio…).


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