Ars, è giallo sui voti favorevoli alla manovra finanziaria

L’AULA HA STANZIATO I FONDI PER COMUNI, PROVINCE, OPERAI DELLA FORESTALE, ISTITUTO INCREMENTO IPPICO, ISTITUTO ZOOTECNICO, CORFILAC E CONSORZI DI RICERCA IN GENERALE, TABELLA H. RIPRISTINATO IL MILIONE DI EURO PER I MEDICI SPECIALIZZANDI. I PROVVEDIMENTI STRALCIATI DAL PRESIDENTE DELL’ARS SONO FINITi IN TRE IMPROBABILI DISEGNI DI LEGGE

Via libera dall’Ars alle variazioni di Bilancio. Il “sì” è arrivato con una maggioranza alquanto risicata: 39 i voti favorevoli secondo il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone; 36, secondo il leader dell’opposizione, Nello Musumeci, che parla di una “fuga della maggioranza”.

Conti alla mano, meno dieci voti nella maggioranza: indice di un ‘mal di pancia diffuso’, ma “anche della volontà di aumentare il potere di contrattazione dei singoli deputati nei confronti del governatore Rosario Crocetta”, sottolinea Musumeci.

Un giallo dunque sui voti favorevoli che vedremo di capire nelle prossime ore.

Neutrale il  Movimento 5 Stelle: i nove parlamentari presenti in Aula si sono astenuti. Anche se ci tengono a sottolineare che, se non hanno votato contro, è solo  per senso di responsabilità “perché  nelle pieghe della manovra c’erano misure urgenti e necessarie, come i fondi per i Comuni al di sotto dei 5 mila abitanti, per le Province, per i  forestali”.  E non hanno votato a favore per protesta “contro il metodo della continua emergenza, dell’ultimo minuto, divenuto ormai il modus operandi del Governo”.

15 i voti contrari, dal Pdl alla Lista Musumeci al Partito dei Siciliani-Mpa.

”Volevamo una manovra  maggiormente rivolta al sociale, ma, anche se apprezziamo lo sforzo  fatto a favore egli Enti locali, abbiamo votato contro perché queste  aspettative non sono state soddisfatte” dice il capogruppo del  Pdl all’Assemblea regionale siciliana, Nino D’Asero.

Pungente il commento di Roberto Di Mauro, capogruppo del Partito dei Siciliani-Mpa a Sala d’Ercole: “Al primo importante voto  d’Aula, la pseudo maggioranza di appena 46 deputati che sostiene il  Governo si e’ dissolta nel nulla su una  delle norme principali, se non la principale per la vita della  Regione”.

La “manovrina” da 71,5 milioni di euro, approvata  esclude le norme che erano state stralciate dalla Presidenza di Sala d’Ercole che verranno discusse in disegni di legge ad hoc (come la norma sui precari dell’assessorato Territorio e Ambiente e il finanziamento alla Sas, la società partecipata dalla Regione che ha assorbito le società regionali Multiservizi, Beni Culturali e Biosfera.

Via libera a una copertura complessiva di 24 milioni 680 mila euro al comparto dei forestali. L’Aula ha dato il via libera a un emendamento, presentato dai parlamentari Nino Dina (Udc) e Vincenzo Vinciullo (Pdl) che modifica le procedure di pagamento per il  Corpo forestale. I pagamenti non verranno più effettuati dalla Ragioneria, ma dagli uffici periferici, come è sempre stato fatto nel passato.

Al fondo delle Autonomie locali vanno 39 milioni, di cui circa 15  milioni sono destinati alle Province regionali.

Nuovo taglio invece per la Tabella H, il cui fondo ha subito un piccolo  taglio di circa 600 mila euro, fermandosi a 6 milioni. Per la cronaca, la Tabella H prevedeva una spesa di quasi 9 milioni di euro, ridotta di quasi 3 milioni.

Resta ancora da capire a chi andranno i soldi dell Tabella H, che dovrebbero essere assegnati con un ‘bando’.

Passa l’esame dell’Aula anche l’articolo 8 e l’emendamento aggiuntivo, che assegna 500 mila euro per le politiche attive del lavoro e l’emendamento sul reddito minimo d’inserimento. Una sorta di prova di questo strumento che dovrebbe interessare circa 2 mila disoccupati.

All’assessorato al Territorio e Ambiente vanno 1 milione e 900 mila euro chiesti per gli stipendi del personale, 350 mila euro sono previsti per l’Istituto di incremento ippico per la Sicilia, 900 mila per l’Istituto Zootecnico, 500 mila per i sei Consorzi di ricerca e 100 mila per il Corfilac, il centro di ricerca ibleo sulla filiera lattiero casearia.

Poi 500 mila euro sono stanziati per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Ripristinato il milione di euro per le borse di studio dei specializzandi in Medicina.

La maggioranza si dice soddisfatta:  “Abbiamo approvato misure importanti- afferma Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democratici riformisti per la Sicilia – sono state trovate risorse aggiuntive come ad esempio nel settore dell’agricoltura dove con oltre 21 milioni di euro si daranno risposte agli allevatori ed ai produttori”.

Contento anche l’assessore all’Economia, Luca Bianchi:  “E’ andata bene, abbiamo approvato le variazioni di Bilancio. Ma due punti erano essenziali: non allontanarci dai 71,6 milioni di euro e garantire i trasferimenti ai Comuni alle Province in tempi rapidi, perché entro il 30 novembre potranno approvare i bilanci”.

“Mi ritengo più che  soddisfatto – commenta il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone – perché da questa sera stessa i Comuni possono programmare i propri bilanci. E’ vero che ho accelerato una certa procedura, ma  l’ho fatto consapevolmente nella considerazione che i Comuni e gli  enti locali in generale ancora devono approvare i propri bilanci  preventivi, soprattutto quelli più piccoli. Il 30 novembre è un  termine perentorio oltre il quale non si poteva andare. Bisogna dire che abbiamo superato lo scoglio dell’impugnativa del Commissario dello Stato. Rischio che c’era su più di una  norma, e questo ci deve fare guardare con più fiducia al modo di  legiferare”.

Sempre ieri la Commissione Bilancio e Finanze, dopo un dibattito di tre ore, ha approvato anche altri tre disegni di legge dove hanno trovato posto tutte le iniziative stralciate dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.

Un primo disegno di legge prevede la riassunzione, a tempo determinato, dei 45 precari dell’assessorato regionale al Territorio e Ambiente (ancora precari!) più altri ‘ammennicoli’ clientelari.

Il secondo disegno di legge – che somiglia più a un sogno che alla realtà – prevede, addirittura, la spesa di 61 milioni di euro per la Sas – la società regionale che ha assorbito i lavoratori di altre società regionali sbaraccate (Multiservizi Beni Culturali e Biosfera). Questo secondo disegno di legge dovrebbe essere finanziato con il Bilancio 2014.

Il terzo disegno di legge prevede un paio di norme: a cominciar dal contributo per l’Associazione regionale allevatori (un milione e mezzo circa).

 

 


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