Il leader Mariano Ferro parla dell'intenzione di omaggiare i parlamentari regionali con il tipico dolce natalizio, ma con contenuto speciale. Nel mirino tutti i partiti, compreso il Movimento 5 stelle accusato di non fare sul serio. «L'opposizione dovrebbe dimettersi per mettere il governo con le spalle al muro»
Ars, dai Forconi un regalo ispirato da Vecchioni «Daremo ai deputati panettoni con sorpresa»
«Il nostro omaggio sarà ispirato da Vecchioni. Perché se questa non è un’isola di merda, è lì che comunque ogni giorno siamo costretti a sguazzare». Il leader dei Forconi Mariano Ferro ha annunciato questa mattina una provocazione che, stando ai piani, dovrebbe andare in scena domani a Palermo. Obiettivo della protesta l’intera classe politica, accusata di eccessiva inerzia davanti ai problemi dei siciliani: «Se c’entra il letame? Sì, sarà protagonista – dichiara Ferro -. La nostra vuole essere una provocazione, anche se sappiamo bene che anche queste oggi lasciano il tempo che trovano».
E così, a meno di ripensamenti dell’ultima ora, domani a Palazzo dei Normanni andrà in scena un’azione che ricorderà però soltanto da lontano quella messa in atto l’anno scorso dai contadini francesi della Lorena che scaricarono quintali di letame davanti all’Agenzia delle entrate: «Sarà un pensiero più a misura di Natale – continua Ferro -. Regaleremo dei panettoni, con sorpresa».
Secondo i Forconi, stavolta a far parte della casta sono un po’ tutti, grillini compresi: «Faccio fatica a comprendere il Movimento 5 stelle – commenta Ferro, già candidato governatore nel 2012 -. Ci ritroviamo con la terza mozione di sfiducia al governo Crocetta, ma si tratta di scenette interne al palazzo. Mai nulla di realmente concreto, sembrano solo un modo per trovare un senso al ruolo di opposizione». Per Ferro, infine, ciò che andrebbe fatto è «apporre una firma alle dimissioni in massa di tutta l’opposizione davanti a un notaio, per mettere la maggioranza con le spalle al muro». Senza dimenticare la piazza: «Grillo e Casaleggio hanno la forza dei numeri e quella economica. Come mai, a oggi, non si decidono a scendere energicamente in strada per mettere all’angolo questa politica?».