Il lavoro grosso, dopo la seduta fiume di ieri, spetta alla commissione Bilancio. Al manipolo di deputati presieduto da Dario Daidone toccherà fare una sintesi e mettere insieme in un unico emendamento gli aggiuntivi al secondo Collegato, la mini manovra integrativa alla Finanziaria della Regione che dovrebbe ripescare tutte quelle norme che sono per un […]
All’Ars è il giorno della manovra bis, tutti -quasi – uniti verso l’ennesima integrazione alla Finanziaria
Il lavoro grosso, dopo la seduta fiume di ieri, spetta alla commissione Bilancio. Al manipolo di deputati presieduto da Dario Daidone toccherà fare una sintesi e mettere insieme in un unico emendamento gli aggiuntivi al secondo Collegato, la mini manovra integrativa alla Finanziaria della Regione che dovrebbe ripescare tutte quelle norme che sono per un motivo o per un altro saltati via dal primo collegato, approvato appena due settimane fa.
Insomma, l‘Assemblea regionale ci riprova, ma questa volta tutti sembrano avere fatto i compiti a casa, soprattutto la maggioranza, che per non correre rischi ha affidato ancora una volta l’arduo compito di mediatore al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. Mediatore insieme ad altri con l’opposizione, certo, ma anche con le varie anime della maggioranza stessa, visto che all’ultima votazione, quella del primo disegno, il governo non solo era andato sotto, ma si è rischiata la crisi, con il presidente Renato Schifani che sarebbe addirittura arrivato a minacciare le proprie dimissioni. Stavolta il cammino verso l’approvazione degli stralci dovrebbe essere in discesa.
Maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo sulla base di alcuni emendamenti aggiuntivi presentati da ogni area dell’emiciclo, che dovrebbero andare ad arricchire i capitoli di spesa. Un’intesa tutt’altro che scontata, viste anche le premesse, con la prima seduta indetta per parlare di Collegato bis, quella di mercoledì 6 luglio, aperta e subito chiusa con un sonoro rinvio. Rinvio che si è per un attimo temuto anche ieri, quando la seduta pomeridiana è stata aperta e subito rinviata di un’ora dal vicepresidente Nuccio Di Paola, che non ha potuto fare altro vista l’abbondanza di banchi deserti.
Un’ora (in realtà oltre due) che pare essere stata sufficiente per trovare la quadra, soprattutto tra le fila della maggioranza, che in questa legislatura proprio fatica a trovare una linearità di intenti. La commissione Bilancio si riunirà alle 10 e avrà le ore contate: l’Aula è convocata per le 15, ma è chiaro che i deputati dovranno anche avere a disposizione il tempo per studiare il maxiemendamento partorito dalla squadra di Daidone. Tra le aggiunte dell’opposizione troveranno spazio la riforma dell’Irsap, proposta dal Movimento 5 stelle, gli aiuti ai territori di Messina e Trapani, colpiti da alluvioni nello scorso anno e il reddito energetico, chiesto ancora dai pentastellati.