Secondo arresto dopo la sparatoria avvenuta fine agosto al chiosco-bar La Briciola, di Giarre. I carabinieri dopo avere fatto scattare le manette ai polsi di un 50enne di Linguaglossa, pluripregiudicato, con l’accusa di tentato omicidio, hanno stretto il cerchio su un 53enne, sempre di Linguaglossa, nel cui appartamento, sotto una scala a chiocciola, hanno scoperto un […]
Arrestato un parente del pregiudicato fermato per la sparatoria in un chiosco a Giarre
Secondo arresto dopo la sparatoria avvenuta fine agosto al chiosco-bar La Briciola, di Giarre. I carabinieri dopo avere fatto scattare le manette ai polsi di un 50enne di Linguaglossa, pluripregiudicato, con l’accusa di tentato omicidio, hanno stretto il cerchio su un 53enne, sempre di Linguaglossa, nel cui appartamento, sotto una scala a chiocciola, hanno scoperto un vano segreto. All’interno di una scatola c’erano tre carte d’identità, tutte valide per l’espatrio e tutte con la stessa fotografia, quella del parente, seppur con dati anagrafici differenti, con timbro a secco sulle foto e il timbro ad inchiostro dell’ufficio emittente.
Oltre alle carte i carabinieri hanno poi recuperato ben 40 talloncini per revisioni auto lasciati in bianco, pronti per essere compilati in base ai veicoli per i quali si voleva far credere avessero superato la specifica verifica. Infine, nella parte finale dell’anfratto, c’era anche un turbo-decoder, solitamente viene adoperato per aprire le vetture senza bisogno di chiavi. Il ritrovamento del vano segreto e del suo contenuto ha fatto scattare l’arresto a carico del secondo pregiudicato per ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi false o grimaldelli e possesso e fabbricazione di documenti falsi.