Eletto con l'Udc, è stato fermato oggi dalla guardia di finanza su disposizione del Tribunale di Messina. Ai domiciliari anche Carmelo Saitta. L'indagine riguarda i rapporti tra la Federazione nazionale autonoma piccoli imprenditori e la società Caf.Fe.Na.Pi. Sequestrati beni per un milione e 750mila euro
Arrestato il neo-deputato regionale Cateno De Luca È accusato di evasione fiscale per quasi due milioni
Dai festeggiamenti per la vittoria alle Regionali agli arresti domiciliari senza passare dall’Ars. È quanto capitato all’ex sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, eletto lunedì scorso nella lista Udc a sostegno del neo-presidente della Regione Nello Musumeci. De Luca è accusato di associazione a delinquere finalizzata all’evasione fiscale.
L’indagine, condotta dalla guardia di finanza, si è concentrata su una complessa rete di società riconducibili alla Federazione nazionale autonoma piccoli imprenditori (Fenapi) e ai Cafa essa riconducibili. Al centro di tutto ci sarebbero stati De Luca e a Carmelo Satta, anche lui raggiunto dalla misura cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina. Indagati anche Cristina Triolo, Floretana Triolo, Giuseppe Ciatto, Fabio Nicita, Carmelina Cassaniti, Antonino Bartolotta, Domenico Magistro e Francesco Vito.
Per gli investigatori, De Luca e Satta si sarebbero avvalsi di un sofisticato sistema di fatturazioni fittizie con l’intento di evadere le imposte: nello specifico si dichiaravano costi inesistenti da parte della Federazione nazionale autonoma piccoli imprenditori a favore del Caf, con quest’ultimo che che trasferiva alla prima materia imponibile, sfruttandone il regime fiscale agevolato.
Le Fiamme Gialle hanno quantificato in un milione 750mila euro il valore dell’evasione. Denunciate a piede libero anche altri otto associati. Saitta e De Luca sono destinatari anche di un sequestro di beni come misura preventiva.