L’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao? Il parlamentare del Pd di Sala d’Ercole, Pino Apprendi, non ha dubbi: “Ci vuole stupire con effetti speciali”.

Di scena quella che lo stesso deputato del Partito democratici definisce, “la spending review in salsa siciliana”: è, o dovrebbe essere, la manovra di contenimento delle spese massa a punto dall’assessore Armao che ieri, all’Ars – tra Aula e commissione Bilancio e Finanze -nessun ha preso in considerazione.

E’ chiaro che a qualche ora dalle dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo – on contestuale scioglimento anticipato dell’Ars – e, di conseguenza, con le elezioni regionali che dovrebbero andare in scena il prossimo ottobre, nessun parlamentare vuol sentire parlare di tagli. Ne parla, infatti, il solo Armao, che, da assessore ‘tecnico’ non deputato non ha problemi di voti.

Ma in che termini ne parla, Armao? Qual è la sua proposta? Pino Apprendi allarga le braccia: “Lo spending review che propone Armao, in salsa siciliana, se mai fosse approvato si scaricherebbe sopratutto sul personale, che incide sul bilancio della rRegione siciliana solo per il 4 per cento. E’ chiaro – aggiunge il parlamentare del Pd – che, ancora una volta, si vuole fare pagare l’anello più debole della catena, il personale, come se questo fosse la causa di tutti i mali, del disastro economico che è maturato in almeno 20 anni di amministrazione regionale”.

Però, ‘monello’, questo Pino Appendi. Cosa pretendeva dal Governo Lombardo e dall’assessore Armao? Che venissero tagliate le auto blu da utilizzare per fini personali? Che venissero sbaraccati i consulenti? Che venissero toccate le indennità degli stessi assessori ‘tecnici’ che vengono pagati prima dei deputati regionali? Non lo sa Apprendi che, ormai, con la nuova politica, un assessore ‘tecnico’ nominato da Lombardo vale molto di più di un deputato che ha alle spalle il consenso popolare?