Non solo le tendopoli di Ferragosto, nella borgata marinara continuano i raid di giovani e meno giovani che alla sera organizzano festicciole sulla spiaggia in barba alle misure di sicurezza dettate dall'emergenza sanitaria. E cresce anche l'astio tra quartieri
Arenella, anche dopo Ferragosto resta terra di nessuno «Che confusione la sera e lasciano i rifiuti in spiaggia»
Il 12 agosto scorso alcune tende già campeggiavano sul bagnasciuga delle spiagge di Vergine Maria e Arenella. Il 14 agosto c’era una vera e propria tendopoli. A Ferragosto, in barba a ogni ordinanza comunale e alle contromisure varate per contenere il diffondersi dei contagi da Covid-19, i festeggiamenti sono stati senza alcuna regola, con tanto di canti, balli e fuochi d’artificio finali. Una falla nel sistema di controllo che ha visto impiegate per tutta la notte e il giorno seguente forze dell’ordine in quantità. Falla che, a quanto pare, non è ancora stata riparata.
Se di giorno infatti la spiaggia si anima della consueta – e regolare – vita di questa strana estate sotto emergenza sanitaria, è la sera che le cose cambiano per l’antico quartiere marinaro di Palermo. «Tutti preoccupati per Ferragosto – dice una residente – ma i giorni successivi? I gruppi di ragazzi, ma non solo giovanissimi, arrivano nel tardo pomeriggio, montano quello che devono montare e passano la serata qui. Spesso si portano anche delle casse e mettono della musica a tutto volume. Una sera abbiamo chiamato i carabinieri e persino la guardia costiera, ci hanno detto che avremmo dovuto contattare la polizia municipale, ma ovviamente al numero del centralino non rispondeva nessuno».
Assembramenti, rumori fino a tarda notte sulla spiaggia, «poi se ne vanno e lasciano questo schifo, con cui siamo costretti a convivere ogni giorno». Bichieri, lattine, piatti, ma anche rifiuti di dimensioni più grosse, sacchetti, contenitori, bottiglie di vetro e plastica. Al risveglio Arenella e Vergine Maria sembrano più un campo di battaglia, cosa questa che finisce con l’esasperare i residenti, che ormai vedono nella gente che proviene dagli altri quartieri una possibile minaccia. «Nessuna di queste persone che vengono a fare casino è di qua, noi ci conosciamo tutti. Loro vengono, sporcano e poi se ne tornano nei loro quartieri – spiega un altro residente – Non basta pulire tutto il giorno dopo, servono controlli e multe salate».
Nei giorni scorsi Giovan Battista Lo Iacono, presidente dell’associazione Quattro Pizzi, che opera sul territorio, ha anche scritto al sindaco Leoluca Orlando per chiedere «di intervenire urgentemente, per evitare danni igienico sanitari e liberare il nostro quartiere delle tonnellate di immondizia accumulate in questi giorni, oltre che una pulizia generale di tutto il quartiere, compresa la spiaggia. In questi giorni di agosto l’affluenza di tanti cittadini soprattutto provenienti da altri quartieri ha creato immondizia di ogni genere».