Salvezza raggiunta ma nuova sconfitta, la terza consecutiva, per la Archigen Saturnia Acicastello. Per cogliere l’obiettivo stagionale mancava solo la matematica, solo un punto che mettesse definitivamente la parola fine a questo altalenante campionato. Il punto è arrivato, ma dal campo del Misase Cannizzaro che, sconfitto, lascia andare l’ultima remota speranza di salvezza. Domenica quindi la squadra di mister Marino è scesa in campo tranquilla e ha giocato la sua modesta partita. Un po’ meglio delle settimane scorse, soprattutto nel terzo set, ma di nuovo non è stata la Saturnia dei mesi scorsi.
“Finalmente è giunta la sospirata meta finale: la salvezza… – dice il ds Stefano Leone – Adesso continueremo a lavorare per prospettiva futura . I miei complimenti ai ragazzi che si sono impegnati e hanno raggiunto l’obiettivo. Come si dice, adesso è momento di bilanci, di capire quello che si deve migliorare”. La società, quindi, comincia già a guardare alla prossima stagione.
Tornando a domenica, sul campo del Barcellona – squadra che occupa definitivamente la terza posizione e ha anzi qualche rimpianto per non essere riuscita ad arrivare ad insidiare il duo capolista del campionato – la Archigen Saturnia ha sì perso per 3 set a 0 ma ha tenuto testa agli avversari finché ha potuto. Le due squadre, ognuna ormai col risultato stagionale in tasca, hanno giocato stancamente una partita non bella. Gli atleti a disposizione del mister castellese sono appena otto: in panchina siede solo D’Angelo, palleggiatore.
Il primo set vede il Barcellona portarsi subito avanti: De Luca è murato per tre volte consecutive, una sorte che tocca un po’ tutti gli schiacciatori durante tutta la partita. Si sbagliano poi troppo battute e non si riesce a recuperare lo svantaggio che al primo tiebreak è di cinque punti. Nel tentativo di dare una scossa e di sfruttare la forza agonistica di un giocatore che appare più concentrato dei suoi compagni, mister Marino toglie l’opposto, che oggi non è il giocatore da venti punti a partita che conosciamo, e fa entrare D’Angelo. Mancuso, palleggiatore titolare, ricopre così un ruolo inaspettato: l’opposto. Il set tuttavia non si riesce a recuperare, è perso per 25 a 20.
La formazione rimane questa anche per la prima parte del secondo set. Dopo i primi minuti di equilibrio il Barcellona va di nuovo avanti: si sbagliano ancora battuta, non si è efficaci in difesa e il muro avversario è sempre ben piazzato. I saturnini riescono più volte a raggiungere il -1 ma alla fine gli avversari prendono il largo: finisce 25-21 e la Archigen Saturnia sotto di 2 set. Il terzo set sembra quello buono, dall’altra parte della rete l’inserimento di qualche riserva favorisce il gioco saturnino e la squadra di casa va sotto di molti punti. Il vantaggio massimo è sull’8-15, che è anche il momento del relaz del lungo break avversario: il Barcellona rimonta punto dopo punto mentre la Saturnia non riesce più a passare. Il pareggio arriva a 22. Poi si va di punto in punto fino a che una decisione molto contestata degli arbitri favorisce la squadra di casa che, ormai vicina alla vittoria, non si lascia scappare il set. Finisce 31 a 29 con Mister Marino e la sua squadra col rimpianto di non aver chiuso subito il set.
L’ultima partita di questo campionato di serie C si disputerà in casa, sabato 9 alle 19 ad Aci Castello contro il Csi Milazzo Me. Ultima partita, altra formalità.
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