Un appalto da circa sessantadue milioni di euro per la gestione dei rifiuti in sei Comuni del Palermitano e una sola concorrente in gara. Dopo una piccola incertezza iniziale è in via d’aggiudicazione il bando della Srr area metropolitana per la «raccolta e conferimento rifiuti solidi urbani e frazioni differenziate, nonché di altri servizi di igiene urbana» per sette anni nei Comuni di Belmonte Mezzagno, Borgetto, Capaci, Partinico, Santa Flavia e Ustica. Comuni con piani d’intervento «privi o non più utilizzabili».
«I servizi – si legge nell’evidenza – comprendono in particolare tutte le attività di spazzamento, raccolta e trasporto agli impianti di destino finale, di smaltimento e/o trattamento e recupero, dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, e altri servizi di igiene pubblica». Inoltre, vista l’insularità di Ustica, l’azienda vincitrice dovrà occuparsi anche del trasporto dei rifiuti sulla terraferma, cosa che ha un costo stimato attorno al mezzo milione di euro all’anno.
L’appalto non è stato suddiviso in lotti per le «analoghe caratteristiche dei servizi oggetto di affidamento, per la necessità di garantire l’omogeneità di condizioni di esecuzione e di prezzi nei diversi Comuni da servire», oltre che «per necessità di ottimizzare l’organizzazione logistica sull’intero bacino territoriale di riferimento», si tratta di una gara europea a procedura aperta «non è disciplinato dall’accordo sugli appalti pubblici». La somma è stata calcolata sulle stime dei database Tari forniti dalle varie amministrazioni, che hanno consentito alla Srr di fare un piano, poi approvato dai Comuni tra la fine del 2018 e il 2019.
Sul tavolo della commissione giudicante, presieduta dall’ingegnere Vincenzo Palizzolo, coadiuvato da Gaspare Mollica e Francesco Niosi, è stata presentata una sola proposta entro i termini di scadenza del 30 settembre, quella della Dusty srl, azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti nella città di Catania, il cui piano è stato ammesso con riserva in quanto tra la documentazione presentata mancavano le carte relative alla comprova dei requisiti di capacità economica e finanziaria: bilanci approvati alla data di scadenza del termine di presentazione delle offerte corredati dalla nota integrativa e copia delle fatture che riportano in modo analitico le prestazioni svolte. Problema che pare l’azienda abbia risolto già al momento della seconda seduta di verifica della documentazione.
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