È stata un’indagine “lampo” quella della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra mobile che ha fatto scattare le manette ai polsi di Alessandro Botta. Secondo gli investigatori lo scorso 1 settembre avrebbe teso un agguato a un pensionato nell'androne di casa, portandogli via 500 euro
Anziano aggredito e rapinato Polizia arresta un 41enne
È stata un’indagine “lampo” quella della sezione “Contrasto al crimine diffuso” della Squadra mobile, che ha portato all’arresto di Alessandro Botta, 41 anni. Gli investigatori lo ritengono l’autore di una violenta rapina messa a segno ai danni di un 70enne. Lo scorso 1 settembre l’anziano si era recato filiale del Banco di Sicilia in corso Finocchiaro Aprile per riscuotere la pensione della suocera e prelevare altri 500 euro dal bancomat. Con i soldi in tasca era risalito in auto, dove ad attenderlo c’era un familiare.
A pochi passi dal portone di casa nel quartiere Zisa è scattata l’imboscata: il pensionato, lasciato solo dal parente che, nel frattempo, era già entrato in casa, è stato colpito alle spalle e spinto all’interno dell’androne condominiale. Una volta a terra, sanguinante e stordito, il malvivente ha frugato nelle tasche, riuscendo a portare via i 500 euro in contanti, prima che la vittima riuscisse a dare l’allarme. Le indagini della Squadra mobile, immediatamente scattate, hanno permesso di rintracciare Botta poco distante dalla sua abitazione nel quartiere Zisa.
Sarebbe lui secondo gli investigatori il malvivente che ha colpito il pensionato alla testa. Addosso, quando è stato fermato dagli agenti, aveva gli stessi pantaloncini usati per la rapina. Ai poliziotti ha raccontato di essere intervenuto in soccorso dell’anziano, a rapina avvenuta, una versione smentita dalla vittima. Per lui si sono spalancate le porte del carcere. Indagini sono in corso per risalire ad eventuali complici.