L’ex campione del mondo è stato una bandiera dei viola con 15 stagioni e 341 gare giocate in maglia gigliata: «Sulla carta – racconta a MeridioNews – la squadra di Sousa è più forte, ma i rosa saranno più determinati»
Antognoni mette in guardia la Fiorentina «Viola favoriti, ma Palermo più motivato»
«Questa partita interessa più al Palermo che alla Fiorentina, perché la squadra di casa deve solo mantenere quel quinto posto che è già virtualmente acquisito, mentre i rosa hanno l’obbligo di cercare di ottenere i tre punti salvezza e per farlo dovranno cercare di giocare con determinazione e voglia». Una vita in viola quella di Giancarlo Antognoni, detentore del record di presenze con la maglia della Fiorentina in serie A con 341 gare disputate. L’ex centrocampista, ora capo delegazione e coordinatore delle Nazionali giovanili, ha vinto anche il Mondiale del 1982 con la magia dell’Italia. In azzurro ha collezionato 73 presenze e sette reti. Adesso, come lui stesso ammette, segue meno il campionato e il cammino dei club per occuparsi con maggior dedizione degli azzurrini. L’ex capitano dei viola, comunque, legge così il match che domenica pomeriggio opporrà i gigliati al Palermo: «Sulla carta – spiega Antognoni a MeridioNews – a partire favorita è la Fiorentina, ma sul piano delle motivazioni sicuramente il Palermo è in vantaggio. Dovrà fare una partita importante e determinata, ai siciliani una sconfitta o un pari non servirebbero granché, anzi sarebbe un po’ una tragedia sportiva».
Passando all’analisi del campionato dei viola, Antognoni spiega cosa è mancato, secondo lui, alla squadra allenata da Paulo Sousa: «Per la Fiorentina da due mesi a questa parte non sta girando bene. Credo che i viola arriveranno in una posizione di classifica consona al valore di questa squadra, che non è il primo o il secondo posto, come si era ipotizzato fino a qualche mese fa. Dopo la partenza brillantissima ci si sperava e se a gennaio fosse arrivato qualche giocatore importante, forse, si poteva riuscire a mantenere quelle posizioni in classifica: qualche errore c’è sicuramente stato, ma bisogna ricordare che l’obiettivo stagionale era la qualificazione in Europa». Se da una parte c’è una squadra che sognava la qualificazione in Champions, dall’altra c’è il Palermo, costretto a lottare con il Carpi per mantenere la categoria: «Il Carpi – dice Antognoni – forse è un po’ più abituato a lottare in queste posizioni di classifica, anche se il Palermo ha giocatori senza dubbio migliori. Purtroppo la squadra rosanero si è trovata coinvolta in questa situazione inaspettata e adesso uscirne non è facile. II valore del Palermo è superiore, ma se andiamo a guardare la determinazione forse gli emiliani hanno qualcosa in più. Per altro non credo che la Lazio andrà a fare la guerra contro i biancorossi».
Tra i siciliani adesso gioca Alberto Gilardino (nove gol in campionato per lui), attaccante che con la Fiorentina ha vissuto gli anni migliori della sua carriera, con 63 reti messe a segno in 157 apparizioni. «Gilardino ha fatto molto bene a Firenze – dice l’ex capitano viola – e i tifosi lo ricordano sempre come un giocatore pericoloso in area avversaria. Come detto, per il Palermo è una partita decisiva, quindi anche lui ce la metterà tutta per cercare di fare gol e regalare i tre punti alla sua squadra. Credo che verrà salutato nel modo giusto da parte dei tifosi viola, perché con la maglia della Fiorentina ha lavorato tanto e giocato bene». Quella del Franchi, comunque, sarà una gara dalle mille incognite, a cominciare proprio dal fatto che, se da un lato c’è una squadra più forte ma senza obiettivi particolari, dall’altra parte ci sono i rosa che devono fare delle motivazioni il loro punto di forza. «Credo che a essere decisivi possano essere sempre i giocatori più determinanti: tra i rosa direi Vazquez, che è un giocatore molto tecnico, mentre per la Fiorentina a fare la differenza potrebbe essere uno tra Kalinic, Tello e Bernardeschi. È una gara difficile da pronosticare: il Palermo sarà più motivato – conclude Antognoni – e quindi avrà qualcosa in più dal punto di vista della determinazione e della concentrazione».