La notizia trapela dagli uffici della centrale unica di committenza che nei mesi scorsi ha gestito il bando da oltre due milioni destinato ad accaparrarsi i servizi di sei mezzi. L'apertura delle buste è stata annullata in seguito al ricevimento di una sola offerta. La Regione però ha deciso di togliere il vincolo
Antincendio, si prepara altra gara per elicotteri privati Potrà essere aggiudicata pure con un solo partecipante
Una nuova gara, da indire in fretta e con una sola modifica: consentire l’aggiudicazione anche nel caso di un solo partecipante. I rapporti tra la Regione e le aziende fornitrici di elicotteri antincendio potrebbero ripartire da condizioni simili, almeno dal punto di vista formale, a quelle che nel 2011 – l’ultimo anno in cui il servizio è stato gestito da privati – portarono all’affidamento nei confronti dell’associazione temporanea d’imprese (Ati) formata da Heliwest, Elifriulia, Elitellina ed Elimediterranea. Quel bando finì presto sulle pagine dei giornali dopo che la procura di Perugia, mentre indagava sull’Enav, si imbatté in un presunto caso di corruzione, con protagonisti da una parte l’Ati – unica partecipante – e dall’altra l’allora direttore del servizio antincendio della Regione, Francesco Sgueglia, accusato di avere intascato tangenti. A quella vicenda, oggi al centro di un processo davanti al tribunale di Palermo, seguì prima una gara deserta, e poi la sopraggiunta ostilità dell’ex presidente della Regione, Rosario Crocetta, convinto del fatto che affidare ai privati il contrasto dei roghi estivi era una scelta sbagliata, preferendovi la stipula di una convenzione con il Corpo forestale dello Stato, andata avanti fino a che il governo Renzi non ne ha decretato la cessazione.
A riaprire le porte alle imprese è stato nei mesi scorsi il governo Musumeci. Era il 20 marzo, infatti, quando è stato pubblicato un bando da due milioni 371mila euro per sei mezzi da utilizzare a partire da giugno. L’apertura delle buste è stata però annullata: «Questa centrale unica di committenza non procederà all’aggiudicazione stante che è pervenuta una sola offerta», si legge in un avviso del 26 aprile. Pensare tuttavia a una nuova messa in soffitta del progetto sarebbe sbagliato. L’intenzione di Musumeci resta, infatti, quella di provare a ottenere il contributo dei privati, che andrebbe ad affiancarsi a quello derivante dalla nuova collaborazione – annunciata con soddisfazione un mese fa – con Protezione civile nazionale e vigili del fuoco. Per riuscirci la Regione ha già un nuovo bando, che è stato inviato alla gazzetta ufficiale dell’Unione europea e che presto verrà pubblicato sul sito della centrale unica di committenza. Stando a quanto trapela dagli uffici, le condizioni economiche che verranno proposte resteranno inalterate così come le richieste in termini di servizi da erogate, mentre si velocizzerà l’iter di aggiudicazione – per riuscire ad avere i mezzi quantomeno all’avvio della stagione antincendio, prevista come da tradizione il 15 giugno – e soprattutto si eliminerà il numero minimo dei partecipanti, precedentemente fissato a due. Questo significherà di fatto che, qualora dovesse replicarsi la situazione delle scorse settimane, la gara verrebbe aggiudicata.
Sul fronte antincendio, intanto, resta aperto il capitolo riguardante la realizzazione dei viali parafuoco. I lavori sono iniziati da una decina di giorni, cioè da quando sono stati assunti gli stagionali a cui spettano 151 giornate lavorative. Sono circa cinquemila gli addetti alla manutenzione interessati, su un totale di 22mila unità, se si considerano i 101isti e i 78isti. «Le chiamate sono arrivate pochi giorni dopo la pubblicazione della legge finanziaria sulla gazzetta ufficiale – commenta Tonino Russo, di Flai Cgil Sicilia -. I due fatti però non dovevano per forza essere correlati, in quanto le risorse per i 151isti esistevano già con gli stanziamenti previsti dal governo prima durante l’esercizio provvisorio di inizio anno». Per il sindacato, al momento, non sarebbe assicurata la conclusione delle operazioni entro l’inizio della stagione antincendio. «Sarebbe stato più semplice se i forestali fossero stati impegnati una ventina di giorni prima, estendendo le chiamate anche ai 101isti. Speriamo che anche gli altri operai verranno messi presto in condizione di lavorare», conclude Russo.