«Chiediamo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di nominare, attraverso il prefetto locale, una commissione al Comune di Cerda». La richiesta arriva dal deputato del Movimento 5 stelle Federico Cafiero De Raho. Il vicepresidente della commissione nazionale Antimafia oggi ha depositato un’interrogazione – firmata anche dagli altri colleghi pentastellati – sulla vicenda che vede indagato il sindaco […]
L’antimafia nazionale chiede lo scioglimento di Cerda dopo l’indagine sul sindaco per la via crucis sotto casa del boss
«Chiediamo al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di nominare, attraverso il prefetto locale, una commissione al Comune di Cerda». La richiesta arriva dal deputato del Movimento 5 stelle Federico Cafiero De Raho. Il vicepresidente della commissione nazionale Antimafia oggi ha depositato un’interrogazione – firmata anche dagli altri colleghi pentastellati – sulla vicenda che vede indagato il sindaco della cittadina del Palermitano, Salvatore Geraci (che è anche deputato all’Ars – eletto tra le fila di Sud chiama Nord e da poco transitato nella Lega – e componente della Commissione regionale antimafia) per le minacce al comandante dei vigili urbani Giuseppe Biondolillo per modificare il percorso della processione del venerdì santo, nonostante le prescrizioni del questore, in modo che passasse sotto casa del boss Vincenzo Civiletto.
«I modi spiccioli e intimidatori che Geraci avrebbe usato nei confronti del comandante non fanno che aggravare la sua posizione – afferma Cafiero De Raho – al di fuori dello stretto ambito penale. Le parole da lui rivolte al comandante sono sconcertanti». Nell’occasione di quella via crucis, alla fine, il passaggio della processione religiosa sotto casa del boss mafioso non si è verificata. «Ma – sottolineano – rischiava di costituire l’ennesimo episodio di inchino in una processione religiosa lungo le vie di un piccolo comune di fronte alla casa di un mafioso. Ci aspettiamo che il governo faccia tutto ciò che è in suo potere per difendere l’onorabilità, la trasparenza e l’integrità delle istituzioni di Cerda e di tutta la Sicilia».
Ed è stato proprio il sindaco Geraci, deputato regionale della Lega e componente della commissione regionale antimafia e rispondere con una nota alla richiesta avanzata da Cafiero De Raho, spostando la questione su un altro piano. «Il superficiale parlamentare dei Cinquestelle – è così che il primo cittadino di Cerda si rivolge a Cafiero De Raho – chiede una commissione prefettizia al Comune di Cerda affermando, diffamandomi, che avrei voluto che la processione del Venerdì Santo del 2022 passasse sotto la casa di un boss. Risponderà ai giudici assieme ai suoi colleghi che hanno firmato l’interrogazione al ministro Piantedosi». E, sulla vicenda, è intervenuto anche il legale che assiste il primo cittadino: «A giugno del 2022, la procura di Termini Imerese scriveva alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo, chiedendo di valutare se nel procedimento a carico di Salvatore Geraci potevano emergere fatti di loro competenza e annunciava intercettazioni su tutti gli indagati – fa sapere con una nota l’avvocato Vincenzo Lo Re – Nel gennaio 2023, la Dda scriveva alle procura di Termini Imerese per chiedere se erano emersi nuovi profili e questa rispondeva di no. Pertanto – conclude il difensore – due procure hanno escluso l’esistenza di condotte di rilevanza mafiosa. Chi chiede lo scioglimento del Comune di Cerda non conosce le carte».