Come gestire l'ansia in vista di una prestazione senza lasciarsi distrarre dalla paura del giudizio
Ansia prima di una performance: dentro il vortice delle aspettative
Ti è mai capitato di sentirti come all’interno di un vortice prima di una performance?
Per “performance” intendiamo un evento che per te rappresenta qualcosa di importante e che
quindi richiede un impegno da parte tua e un feedback da parte degli altri: può trattarsi di una
gara sportiva, di un colloquio di lavoro o di un esame all’università.
Se la risposta è si, molto probabilmente ti sarà capitato di percepire uno stato di profonda
confusione, accompagnato da tremore alle gambe, scarsa salivazione, batticuore e chi più ne ha
più ne metta.
Che strano, eppure non era la prima volta che parlavi di quell’argomento e non era neanche la
prima volta che eseguivi quell’esercizio.
Quando sai di non essere giudicato riesci a svolgere tranquillamente varie attività o a
padroneggiare bene un determinato argomento e ti senti sicuro delle tue capacità, quando invece
ti esponi ad un giudizio ecco che sembri aver dimenticato tutto, come se non riuscissi a ripetere
quello che fino al giorno prima ti riusciva bene.
Questa situazione può verificarsi per molteplici fattori, uno tra tutti riguarda la paura di vincere. So
bene che può risuonarti strano, perché di solito si tende a parlare della paura di perdere, ma
queste due tipologie di paure sono due facce della stessa medaglia.
Prova a pensarci un attimo.
Cosa accadrebbe se vincessi quella gara o trionfassi a quel colloquio? Molto probabilmente
proveresti immediatamente una grande gioia, ma una volta affievolitasi quell’adrenalina iniziale
quali sarebbero le tue sensazioni?
“Ho paura di non riuscire a replicare quel risultato e quindi questo è stato solo un caso”.
“Ho paura che gli altri si aspettino da me lo stesso risultato anche nelle prestazioni successive”.
“Temo che non riuscirò a mantenere quello standard e a soddisfare l’idea che gli altri si sono fatti
di me”.
Ti è mai capitato di pensare qualcosa di simile?
La paura di vincere porta con sé un senso di responsabilità nel sentirsi quasi in dovere di
confermare sempre lo stesso eccellente risultato: questo provoca un senso di ansia.
Si tende ad abusare spesso del termine “ansia”, adoperandolo in circostanze molto diverse tra
loro, ma in questo caso questo termine è strettamente legato alle aspettative e alla paura del
giudizio.
È molto più semplice raggiungere ottimi risultati quando nessuno si aspetta nulla da noi, perché
sentiamo di non dover dimostrare nulla e di non aver niente da perdere; anche se dovessimo
commettere un errore la gente ci farebbe poco caso, quindi ci sentiamo liberi di osare.
Quando però iniziamo a raggiungere successi e traguardi importanti, il peso delle
aspettative degli altri ci distrae dal nostro reale obiettivo: dare il meglio di ciò che sappiamo
e possiamo fare.
Spesso il peso delle aspettative più faticoso da reggere è quello delle persone a cui teniamo,
perché non vogliamo deluderle e crediamo di ricevere il loro affetto e la loro stima solo
confermando risultati importanti.
Adesso che hai capito meglio in cosa consiste questo “meccanismo di pensiero”, puoi anche
gestirlo e trasformarlo.
Ecco alcuni suggerimenti:
Qui e ora: riuscire a stare totalmente al presente, vivendolo momento per momento. Per evitare
di farti distrarre da circostanze esterne o da pensieri riguardanti ipotesi future, è molto utile
mantenere attivi tutti i tuoi sensi (vista, tatto, udito, olfatto e gusto): “Com’è la temperatura
dell’ambiente in cui ti trovi?”, “qual è la postura del tuo corpo?”, “cosa vedi davanti a te?”. Più entrerai nel dettaglio, più riuscirai a rimanere concentrato solo su ciò che è utile per dare il
meglio di te.
Accetta la paura: la paura fa parte del gioco, anche grandi campioni e persone di successo
provano emozioni e timore quando devono fare nuove esperienze, ma non per questo permettono
alla paura di fermarli.
Visualizza ciò che accadrà al meglio, anche in caso di imprevisti.
Controlla la tua respirazione: assicurati di utilizzare una respirazione “profonda”, gestendo il
flusso dell’aria attraverso il diaframma.
Fidati di te: ricordati di tutte quelle volte in cui credevi di non farcela e invece ti sei stupito di te
stesso quando ci sei riuscito.
Ogni nuova esperienza può regalarti importanti insegnamenti, permettiti di viverla al meglio.
_____________________________________________________________________________
Per qualsiasi domanda o se vuoi approfondire l’argomento scrivi a:
susannamineomentalcoach@gmail.com