Angeli Custodi, bancarelle illegali di botti «Così festeggia la Catania arrustiemangia»

Cronache di fine anno dagli Angeli Custodi. Stanno sparando! Colpi di pistola alle otto del mattino. Altri colpi a ripetizione alle 14.30. Frotte di bambini eccitati dai botti si scatenano come pazzi a fare esplodere le bombette a catena senza un attimo di tregua, unica attività per loro dal mattino sino a tarda sera già da diversi giorni.

Tutta la zona circostante è un susseguirsi di bancarelle improvvisate di botti d’ogni genere dalle confezioni multicolori regolarmente gestite da minori, anche di otto-nove anni d’età.

Almeno la Finanza avrebbe tutte le carte in regola per sequestrare merce irregolare venduta senza rilascio di scontrino eccetera. Mi viene detto, ogni volta che telefono a chi di dovere, che i sequestri vengono eseguiti. Ma non si direbbe, a giudicare da come i tavolini improvvisati di botti da una settimana almeno sono sempre lì. La verità è che una distinzione tesa a confermare di fatto l’usanza degli spari a fine anno tra botti illegali e botti legali fa sì che tutti i botti non classificati come illegali vengano tollerati nonostante rappresentino la quasi totalità dei botti e la vendita per strada e ad opera di minori non sia per niente legale.

Così la Catania arrustiemangia festeggia il capodanno pop nel trionfo dei botti e dell’illegalità mafiosa tollerata (se non esaltata) come tradizione popolare dalle istituzioni e da certi intellettuali catanesi di sinistra.

Mario Bonica

 

[Foto di Sheldon Pax]


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