Il settore e' al collasso e ancora una volta a pagare sono i lavoratori ai quali non vengono corrisposti gli stipendi da venti mesi. Parla il coordinatore regionale della snals confsal, giuseppe milazzo
Anfe di Catania, un gruppo di dipendenti tenta il suicidio
IL SETTORE E’ AL COLLASSO E ANCORA UNA VOLTA A PAGARE SONO I LAVORATORI AI QUALI NON VENGONO CORRISPOSTI GLI STIPENDI DA VENTI MESI. PARLA IL COORDINATORE REGIONALE DELLA SNALS CONFSAL, GIUSEPPE MILAZZO
Sfiorata la tragedia all’Anfe di Catania. Settanta e forse più lavoratori hanno occupato la sede dell’Ente formativo. Alcuni dipendenti, raggiunto il terrazzo, hanno tentato, in mattinata, di lanciarsi nel vuoto. E’ stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che si sono prontamente attivati con un materasso gonfiabile posto sulla strada.
Un lavoratore, in particolare, aveva oltrepassato il cornicione e si trovava in posizione di equilibrio precario per cui si era pensato al peggio. Sono intervenuti anche la Digos e il Servizio 118.
A darne notizia è Giuseppe Milazzo, coordinatore regionale della Formazione professionale dello Snals Confsal che ha prontamente raggiunto il luogo dei fatti. I lavoratori dell’ente in questione non percepiscono le retribuzioni da 20 mesi.
Va ricordato che l’Anfe di Catania è stato coinvolto in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Catania che ha portato all’arresto la dirigenza ed al provvedimento di revoca dell’accreditamento emesso dall’assessorato regionale al ramo.
“A seguito di contatto con gli uffici dell’assessorato – ha dichiarato Milazzo – è stato comunicato che l’amministrazione regionale effettuerà il pagamento diretto ai lavoratori pari al 25 per cento e che il decreto è stato firmato stamattina”.
“Appresa la notizia – ha aggiunto i coordinatore dello Snals Confsal – i lavoratori hanno abbandonato il terrazzo del locale di via Franchetti, 5, dove ha sede l’Anfe di Catania. I 70 occupanti hanno deciso, pochi minuti fa, di sospendere la protesta e sgombrare i locali.