Il 30 settembre, in cinque città italiane, si svolgerà Sharper, evento dedicato agli studi che vengono portati avanti negli Atenei. Oltre al capoluogo siciliano saranno coinvolte Perugia, Ancona, Cascina e l'Aquila. Si apre con una visita al museo di mineralogia che custodisce una delle più antiche collezioni in Sicilia
Anche a Palermo sbarca La notte europea dei ricercatori Attività e incontri per condividere i risultati delle Università
Palermo, insieme a Perugia, Ancona, Cascina e l’Aquila, sarà uno delle città nelle quali il 30 settembre si svolgerà La notte europea dei ricercatori, una manifestazione ideata per far conoscere il lavoro e i risultati prodotti dalla ricerca universitaria in Italia. Il nome ufficiale della manifestazione è Sharper, acronimo di SHaring Researchers’ Passions for Engagement and Responsibility, scelto per sottolineare come il punto focale dell’iniziativa è la condivisione di progetti, analisi e risultati della ricerca universitaria e delle conseguenze sulla vita di tutti i giorni, al di fuori delle aule degli atenei. Un appuntamento che avvicina grande pubblico e mondo della ricerca, una festa in cui intrattenimento e informazione si mescolano e creano attività dedicate a scienza, innovazione e tecnologia.
Si tratta di un progetto cofinanziato dalla Commissione Europea nel quadro delle azioni Marie Skłodowska-Curie del programma Horizon 2020. Nelle città selezionate si svolgeranno attività che, a partire dal primo pomeriggio, si protrarranno fino a tarda notte: spettacoli, incontri, caffè scientifici, performance tra arte e scienza, giochi di ruolo e appuntamenti conviviali animati da ricercatori ed esperti comunicatori.
A Palermo si parte alle 18 con una visita al museo di Mineralogia, che custodisce una delle più ricche ed antiche collezioni di minerali in Sicilia. A fare da guida saranno il professore di Mineralogia Marcello Merli e i soci dell’associazione Geode. Ma saranno tanti i luoghi in cui si svolgeranno le attività della Notte dei ricercatori: il Museo di zoologia, l’Orto botanico, il Kursaal Kalhesa, il Calamida, la Galleria d’arte moderna, la Cala, il pontile della Lega navale italiana, l’ ex Real fonderia, il Caffè internazionale, l’ex sede della vecchia facoltà di Architettura e Santa Maria dello Spasimo. Si conclude con La peste raccontata: parole e immagini.
Previsti incontri su vari temi: dalla medicina all’ingegneria informatica, dall’archeologia fino alle nanotecnologie. Il programma completo delle attività è disponibile sul sito dedicato alla manifestazione.