Il 70% delle opere finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza agli Enti Locali è allo stato di progetto preliminare. L’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili in Sicilia ha chiesto un incontro urgente, al presidente Schifani, per accelerare l’attuazione di quanto previsto e dare così una svolta alla realizzazione di opere, sul territorio regionale, per miliardi di euro. Gli addetti al settore temono la perdita delle risorse. Le preoccupazioni sono dettate anche dalle nuove emergenze legate all’inflazione e al caro bollette. Due aspetti che rischiano di schiacciare le imprese, chiamate a fare i conti anche con i rincari dei materiali per il funzionamento dei cantieri. Necessario, quindi, un aggiornamento dei prezzi previsti dai bandi per rendere possibile la partecipazione delle ditte alle gare.
«Se è vero che questo rallenta la spesa dei fondi – ha detto Santo Cutrone, presidente Ance Sicilia – le eventuali intese su modifiche potranno comunque riguardare solo le risorse ancora da impegnare, mentre c’è da spendere in tempo i fondi già previsti dalla prima annualità del ‘Pnrr’ e avviati ai bandi. Fra questi, ci sono quelli ‘regionalizzati’, cioè affidati alla gestione diretta delle Regioni, che per la Sicilia ammontano a 9,04 miliardi, in aggiunta ai 2,5 miliardi di fondi strutturali Ue 2014-2020 da spendere entro il 31 dicembre 2023. Da un monitoraggio dell’Ance nazionale presso i vari enti locali del Paese, aggiornato a marzo 2022, risulta che per circa il 70% i progetti candidati o finanziati sono ancora allo stato di fattibilità tecnica economica e neanche aggiornati agli incrementi dei prezzi registrati nel corso dell’anno».
Da parte sua il neo presidente della Regione, Renato Schifani, ha intanto annunciato la costituzione di una cabina di regia per supportare e coadiuvare gli uffici nella programmazione e nella spesa dei fondi provenienti proprio dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ne faranno parte il segretario generale della Regione, Maria Mattarella, e Giovanni Bologna, avvocato generale della Regione, Ignazio Tozzo, ragioniere generale, i dirigenti generali Federico Lasco, della Programmazione, Vincenzo Falgares, dell’Arit, Carmen Madonia, della Funzione pubblica, e il capo di gabinetto vicario del presidente, Vitalba Vaccaro.
«Il Pnrr – ha detto Schifani – è un’opportunità straordinaria per lo sviluppo della Sicilia e non possiamo sprecarla. Tanto è già stato fatto ed è nostra intenzione continuare su questa strada. Con la collaborazione di tutti, faremo tutto quanto nelle nostre possibilità e metteremo in campo ogni sforzo per superare le eventuali criticità che dovessero presentarsi».
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