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Altro ‘miracolo’ della dottoressa Corsello: un avviso con tante ombre e poche luci
IL NUOVO PAPOCCHIO PUBBLICATO SUL SITO DEL DIPARTIMENTO LAVORO DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALLA FAMIGLIA. ESAUTORATA NELLI SCILABRA? IN ALLEGATO IL TESTO DEL NUOVO BANDO
Di papocchio in papocchio? Non troviamo le parole per commentare tutto quello che sta succedendo negli uffici dei dipartimenti della Formazione professionale e del Lavoro della Regione siciliana. Oggi, dal cilindro della dottoressa Anna Rosa Corsello – a capo dei due citati dipartimenti – è uscita una sorpresa: il nuovo avviso del Piano Giovani in accoppiata ‘incestuosa’ con il progetto Garanzia Giovani pubblicato, però, sul sito del dipartimento Lavoro.
E la Formazione professionale? Hanno forse ‘silutato’ l’assessora Nelli Scilabra?
Di fatto, sono tutti fondi nazionali. C’è una parte dei soldi del Piano Giovani (che in realtà, sono risorse finanziaria del Fondo sociale europeo destinate alla Sicilia ‘girate’ qualche anno fa a Roma e adesso ‘ritornati’ in Sicilia) e fondi del Ministero del Lavoro.
Il nuovo avviso mette insieme tirocini formativi e di orientamento, di inserimento o reinserimento al lavoro. Una ‘macedonia’ da 75 milioni di euro – che la vulcanica dirigente generale deve avere pensato tra sabato e domenica, forse a Cefalù – da finanziare con le risorse dal Piano Giovani ormai un po’ invecchiato e anche con i soldi del progetto Garanzia Giovani.
Cambiano anche i destinatari rispetto al disastroso primo bando: non più rivolto ai giovani da 25 a 35 anni, ma ben due filoni:
il primo per i ragazzi di età compresa tra 18 e i 29 anni;
il secondo per i giovani di età compresa tra i 25 e i 35 anni.
Questo secondo filone è un po’, come dire?, sospetto: è la stessa fascia di età del primo avviso travolto dalle polemiche e annullato.
Non è che si vogliono recuperare i mille e 600 giovani già selezionati che hanno già annunciato ricorso? Noi non crediamo che l’Amministrazione regionale possa fare una cosa del genere, perché sarebbe una grande presa in giro.
Le stranezze – forse frutto della fretta – però non mancano. Prendiamo il caso dei giovani e delle aziende che hanno già aderito al Piano Giovani.
I primi – cioè i giovani che si sono iscritti nel portale www.pianogiovanisicilia.com – non debbono fare nulla. E già questo è molto strano, se si tratta, come l’Amministrazione fa sapere, di un nuovo avviso.
Certo, hanno già presentato la Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID) e del Patto di Servizio. I loro dati verranno trasferiti nel Sistema informativo lavoro che opera nei 65 Centri per l’Impiego della Regione. Ma un nuovo avviso non dovrebbe mettere tutti sullo stesso piano?
La stessa cosa dovrebbe avvenire per le imprese. Questo perché lofferta di tirocinio passa nel Sistema Informativo Silav Sicilia.
Le nuove aziende che intendono proporre nuovi tirocini si dovranno rivolgere ai rispettivi Centri per l’impiego, presentando la domanda entro il 22 settembre.
Alla fine – se ci riflettiamo – il vecchio bando è stata annullato ufficialmente perché il sistema informatico non ha tenuto, in realtà perché gli ‘scienziati’ del dipartimento della Formazione professionale (che a quanto pare ora sono stati esautorati, visto che il bando è stato pubblicato sul sito del dipartimento Lavoro) avevano escluso tutti i giovani siciliani che non vanno sulla rete.
Da qui la domanda: il nuovo avviso apre a tutti i giovani della Sicilia? Sulla carta sembra di sì, se è vero che i ragazzi che non hanno aderito al Piano Giovani (e quelli che cercheranno di utilizzare i fondi del progetto Garanzia giovani) potranno iscriversi sul sito silavsicilia.it oppure presentarsi presso uno qualunque dei Centri per l’Impiego dell’Isola, dove riceveranno l’assistenza per presentare le proprie candidature. Tutto entro il 22 settembre.
Le imprese riceveranno i curricula dei giovani. E saranno le stesse imprese a selezionare i candidati.
A noi, se proprio la dobbiamo dire tutta, questo nuovo bando non convince. Ci sono molte ombre e poche luci.
In ogni caso, la cartina al tornasole sarà rappresentata dai vincitori. Solo leggendo i nomi dei vincitori e raffrontandoli con quelli del primo bando – cioè quello annullato – si potrà capire qualcosa.
Quello che, invece, non si capisce è chi pagherà per tutta la confusione di queste settimane.
Per quello che possiamo capire, abbiamo ancora letto manifestazioni di giubilo da parte dell’assessore Scilabra. Sappiamo che nei giorni scorsi c’è stato un braccio di ferro tra la stessa ‘assessora’ e la dirigente generale Anna Rosa Corsello.
Sembrerebbe che questo braccio di ferro sia stato vinto dall’inossidabile dirigente generale di ferro. Sulla quale non hanno pesato nemmeno le ombre che hanno colpito i suoi familiari.
Ma chi è, in realtà, questa dottoressa Corsello? Com’è possibile che dopo tutto quello che ha combinato è sempre in piedi? Ha coinvolto due società – Ett e Italia lavoro – e le ha sbattuto fuori. Ha confezionato un avviso disastroso che è stato messo da parte e ne ha messo in pista un altro. Che non è meno chiaro del primo.
Come in una partita di poker, la dottoressa Corsello, davanti a un rilancio, ha contro-rilanciato.
Non stiamo esagerando: questa, a nostro avviso è una delle donne più misteriose e più potenti che la regione siciliana abbia mai avuto. E credeteci: parliamo con cognizione di causa.