Altre ombre sul Piano Giovani: Italia Lavoro recluta 31 giovani e lascia fuori gli ex sportellisti. E scoppia la polemica

E’ UN AMARO DESTINO, QUELLO DEGLI OPERATORI EX SPARTACUS CHE, PUR AVENDO PARTECIPATO ALL’AVVISO PUBBLICO CON OLTRE 4 ANNI DI ESPERIENZA RICHIESTA, NON SONO RIUSCITI A RIENTRARE TRA I VINCITORI. COLLOQUI A PORTE CHIUSE. E, COME AL SOLITO, TOTALE ASSENZA DI ‘TRASPARENZA’. L’AMAREZZA DEI LAVORATORI

Non c’è pace per il ‘Piano Giovani’ in Sicilia. Dopo il bando-farsa, sotto accusa finisce anche Italia Lavoro per l’Avviso pubblico n. PGS20142 del 23 giugno 2014 riguardante la selezione di 41 figure nell’ambito del Progetto “Giovani in Sicilia”, da contrattualizzare per un massimo di sedici mesi e ‘finalizzato a elevare l’occupabilità e l’occupazione dei giovani attraverso un insieme di opportunità volte all’inserimento lavorativo’.

Alla selezione hanno partecipato poco meno di un centinaio di ex sportellisti, in possesso del titolo di laurea e di un’esperienza richiesta di almeno quattro anni, ma nessuno è risultato vincitore.

Dalla selezione per titoli, test e colloquio finale sono stati assegnati 31 posti a giovani partecipanti e, invece, esclusi gli ex sportellisti.

(sopra, foto tratta da orgatonlus.or)

Un risultato che ha lasciato perplessi i lavoratori e tanti osservatori e che getta un velo di dubbio sulla procedura che ha portato alla definizione della graduatoria finale. Noi siamo convinti della professionalità e della preparazione dei dirigenti di Italia Lavoro, società che opera in ‘house providing’ per la Regione siciliana avendo ricevuto un finanziamento nell’ambito del ‘Piano giovani’, e che costituisce il ‘braccio operativo’ del ministero del Lavoro. Però stupisce il fatto che nessuno, tra gli ex sportellisti, si sia classificato tra gli idonei, ed almeno uno di loro non sia risultato vincitore su 31 posti assegnati. Sarebbe il caso che qualcuno spiegasse cos’è successo.

Eppure il bando prevede che ‘i candidati dovranno occuparsi principalmente, ma non esclusivamente, di servizi rivolti alle persone e al sistema delle imprese effettuando tutto quanto necessario per la realizzazione delle misure previste dal progetto (informazione, promozione e attivazione di interventi; tutoraggio dei tirocini avviati; supporto ai Centri per l’Impiego, co-promotori dei tirocini formativi; supporto al sistema della Domanda, agli Ordini professionali ed ai soggetti ospitanti; supporto al sistema della Domanda; gestione e verifica di tutta la documentazione tecnico-amministrativa; raccolta e gestione della documentazione amministrativa cartacea ed elettronica dei dati per la rendicontazione e il controllo delle fasi ispettive, anche in itinere)’. Attività per anni erogate dagli sportellisti che però sono rimasti fuori.

Non si è fatta attendere la reazione non solo dei partecipanti all’Avviso, ma dell’intera platea dei 1800 operatori. Tutti in possesso di un’esperienza superiore ai quattro anni richiesti nel citato Avviso di Italia Lavoro, ed in alcuni casi superiore ai dieci anni, nelle politiche attive del lavoro. Esperienza maturata attraverso l’attività prestata negli Sportelli multifunzionali, la riqualificazione professionale attraverso percorsi formativi organizzati negli anni scorsi dalla Regione siciliana, ed il lavoro effettuato a valere sul progetto ‘Spartacus’, presso il Ciapi di Priolo.

Adesso gli ex sportellisti che sono stati esclusi vogliono vederci chiaro e non vi è da escludere che possano avviare azioni legali per tutelarsi.

È davvero singolare, oltre che strano, che un Avviso pubblico che preveda “l’anzianità di esperienza richiesta nel ruolo di 4 anni”, che registra la candidatura di 779 partecipanti, dei quali solamente in 117, tra cui una ottantina ex sportellisti, vengono ammessi alle prove di selezione per test e colloquio e dei 31 vincitori non vi sia nessun operatore ex ‘Spartacus’. E che dire dei colloqui che si sono svolti a porte chiuse?

Così come appare poco chiaro che Italia Lavoro si sia limitata a pubblicare solamente l’elenco dei nomi di coloro che sono risultati vincitori senza alcun punteggio finale e senza i motivi dell’esclusione degli altri partecipanti.

Tra i lavoratori dei Servizi formativi serpeggia malumore e rabbia. C’è chi ha gridato allo scandalo per l’esito della selezione e per la procedura adottata.

I lavoratori, che non hanno risparmiato critiche al Governo regionale, all’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, alla dottoressa Anna Rosa Corsello che non avrebbe vigilato sulla gestione dell’Avviso pubblico per il reclutamento di 41 esperti per le azioni del ‘Piano Giovani’ ed a Italia Lavoro, parlano di accanimento persecutorio.

Moltissimi ex sportellisti con anni e anni di esperienza in Politiche attive del lavoro hanno partecipato ala selezione per poter fronteggiare la difficile situazione economica almeno per 16 mesi era richiesta. Lo ripetiamo, la richiesta era un’esperienza minima di quattro anni, requisito posseduto dagli operatori. Ed invece, nessuno degli sportellisti è risultato vincitore. Sui 41 posti messi a bando sono stati scelte 31 figure, quasi tutti giovanissimi.

Non si è fatta attendere, quindi, la denuncia attraverso i social network, degli ex sportellisti stanchi di dover subire una condizione di precari, uno stato di emergenza economica e sociale e con un Governo regionale che continua a sostenere che nessun lavoratore verrà licenziato, dimenticandosi che dal 23 aprile 2014 in 1800 circa non lavorano e sono senza copertura reddituale.

Forse è il caso che nei piani alti di Italia Lavoro qualcuno cominci a dare spiegazioni sui criteri adottati nella selezione relativa al richiamato Avviso n. PGS20142 del 23 giugno 2014.

In tanti, tra gli operatori che hanno partecipato alla selezione, lamentano il fatto che non si sia tenuto conto del titoli, dell’esperienza maturata e del colloquio limitandosi a preferire il ragazzo che lavora dal commercialista ad un orientatore o un progettista esperto che per anni ha svolto questa attività.

Che ci sia stata una precisa volontà politica di dare spazio a giovani piuttosto che ai professionisti da prelevare tra gli ex sportellisti che non sarebbero più un piatto prelibato elettoralmente? Oppure dobbiamo pensare che dopo tre mesi di braccia incrociate, non per propria volontà ma per cause altrui, gli sportellisti siano diventati tutti incapaci?

Nota a margine

La vicenda raccontata mina ulteriormente la credibilità del Piano giovani così come è stato finora gestito dal tandem Sciabra/Corsello.

Che dire del Governo regionale del presidente Rosario Crocetta che ha continuato a rassicurare, con dichiarazioni rese a certa stampa, che in 1800 avrebbero trovato un posto di lavoro dopo l’esperienza di ‘Spartacus’?

L’assessore al Lavoro, Giuseppe Bruno, l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra e la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo, sono corresponsabili di un percorso politico-amministrativo che, alla luce dei fatti, si è rivelato fallimentare.

Dopo la scelta di chiudere l’esperienza della rete degli Sportelli multifunzionali, sulla falsa speranza di un posto a tempo indeterminato presso il Ciapi è nato il progetto ‘Spartacus’ che ha impegnato, fino al 22 aprile scorso, la platea nell’erogazione dei servizi formativi.

Dal 23 aprile i lavoratori sono rimasti senza lavoro, e tutt’ora è così, mentre dopo tre mesi di incontri e discussioni il Ciapi pubblica un bando per il reclutamento del personale da utilizzare nella ‘Youth Guarantee’che penalizza l’accesso degli ex sportellisti.

Adesso il bando di Italia Lavoro che ha reclutato 31 giovani, mentre gli ex sportellisti partecipanti sono stati esclusi.

Dopo il “flop” del click day del Piano Giovani di martedì scorso, quando il portale che avrebbe dovuto accogliere le domande per i tirocini formativi è andato in tilt provocando vibranti proteste da ogni dove.

Dopo le perplessità emerse nella gestione della procedura per la selezione di 50 giovani relativa all’Avviso pubblico per la costituzione di una short list di esperti in comunicazione per le attività istituzionali e gestionali dell’assessorato regionale alla Formazione professionale relative a ‘Piano Giovani’.

Adesso si aggiunge l’esito della selezione attuata da Italia Lavoro che ha lasciato scontenti gli ex sportellisti che potrebbero impugnare la graduatoria finale attraverso un ricorso.

E mentre la Sicilia affonda sotto i colpi della galoppante disoccupazione, soprattutto giovanile, il Governo regionale si distingue per inadeguatezza ed incapacità nella gestione dell’ordinario.

Non si schiarisce l’orizzonte dei lavoratori degli ex Sportelli multifunzionali e la ‘macelleria sociale’ assume dimensioni preoccupanti che potrebbero sfociare in forme eclatanti di protesta difficilmente contenibili.

 


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