Dall’idea di Margarida Tavares, in collaborazione con Carmelo Samonà e Lara Pedilarco, prende il via oggi Orto in Arte, il festival in programma fino al 2 giugno, ricco di appuntamenti tra workshop, laboratori e tavole rotonde. Tra gli ospiti più attesi la cabarettista Teresa Mannino. Guarda le foto e l'intervista
All’Orto Botanico sette giorni tra cultura e natura «Un esempio di terra che accoglie, come la Sicilia»
È partita stamane, tra i versi di Goethe, la prima edizione di Orto in Arte, il festival delle culture. Una settimana ricca di appuntamenti in programma fino al 2 giugno in uno dei luoghi più belli di Palermo: l’Orto Botanico. Spettacoli, workshop, laboratori, mostre, incontri culturali, musica, danza e moda. Uomo e natura entrano in simbiosi attraverso la pratica artistica, in un festival internazionale dedicato alla diversità. «Nell’orto tutto può stare insieme, nel rispetto dell’altro» spiega Paolo Inglese, direttore del Sistema Museale d’Ateneo, nel corso dell’inaugurazione ufficiale. «L’Orto Botanico è un gioiello – prosegue Fabrizio Micari, rettore dell’Università degli studi di Palermo – con un evento del genere diventa ancora più bello. L’università vuole essere parte integrante della primavera culturale che quest’anno vive Palermo, non un corpo distaccato ma una risorsa».
Orto in arte nasce dall’idea di Margarida Tavares, in collaborazione con Carmelo Samonà e Lara Pedilarco. Una settimana dedicata all’espressione artistica e alla cultura come esperienza di libertà, forma di vita e dialogo. La manifestazione, organizzata da Rinascita 18 Società Benefit in collaborazione con il SiMuA de l’Università degli studi di Palermo, prende parte alle iniziative di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018. «La cultura è esattamente una riflessione della natura – spiega l’assessore Andrea Cusumano – l’Orto Botanico riflette, con il racconto di una natura molteplice, una terra che accoglie. Al centro del Mediterraneo, la Sicilia è sempre stata luogo di grandi scontri e quindi cultura, frutto di contaminazioni».
Arti in divenire, scienza e conoscenza, alimentazione e salute: tre i percorsi principali all’interno dei quali confluiranno workshop, laboratori e tavole rotonde. Tra gli ospiti più attesi, Teresa Mannino, la cabarettista siciliana reduce da Sento La terra girar in tour nei teatri italiani. «Quando ero piccola mi dicevano che l’Orto Botanico era un posto per gli studiosi – racconta la Mannino – noi palermitani non ci andiamo quasi mai perché lo vediamo lontano dal centro, quasi in periferia, è un posto così bello! Io starei ore a guardare una pianta, anche solo una». La Mannino andrà in scena alle 21 di questa sera con lo spettacolo-intervista “Un incontro speciale tra Natura e il critico d’orto”. Un talk-show dall’inconfondibile tocco ironico, attento e mai banale della comica palermitana, presentato dall’assessore Andrea Cusumano. Teresa parlerà della nostra casa: il pianeta terra insieme al direttore dell’orto botanico, Rosario Schicchi. Una comicità intelligente e sottile unita alla curiosità esaudita dall’esperto.
«La Sicilia è molto più avanti di quanto crediamo – spiega Margarida Tavares, ideatrice dell’iniziativa – le persone sono molto genuine, geniali e creative». Tra i progetti artistici presentati, l’installazione Terra Io Sono realizzata da Lara Pedilarco e Pietro Finocchiaro. Un’opera in divenire, destinata a crescere nel corso della settimana. All’interno della struttura, in fasci di canne, terre e acque provenienti da diversi paesi del mondo, alcune di queste in cromatografie e cristallizzazioni. «Abbiamo raccolto 40 terre ed acque provenienti da diverse parti del mondo – racconta l’artista Lara Pedilarco – l’idea è quella di rendere partecipi i visitatori facendo mescolare da loro le terre, trasmettendo così un’idea di pace ed unione». In sottofondo ritmi dell’Africa con Paco Mbassi e canzoni tradizionali Mosu, un gruppo etnico cinese fondato sul matriarcato che, durante la giornata conclusiva di sabato 2 giugno, si racconterà in un incontro-testimonianza.