Il referente di Noi con Salvini, ieri, aveva dichiarato di non riconoscere Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia in Sicilia, come persona deputata ad avere l'ultima parola sulla scelta del candidato per la poltrona di sindaco di Palermo
Alleanze nel centrodestra, Dalì risponde a Vozza «Non conta nulla, perplesso su coalizione in città»
«Il nostro perimetro è certamente il centrodestra, ma bisogna capire cos’è il centrodestra in Sicilia. Perché se a Palermo Salvini parla per bocca di uno come Vozza, che non conta nulla, allora comincio ad avere qualche perplessità sulla possibilità di fare qui la coalizione». Parola di Eusebio Dalì, coordinatore di Forza Italia a Palermo. Non si sono fatte attendere le conseguenze della presa di posizione di Francesco Vozza, referente salviniano nel capoluogo siciliano, che ieri aveva dichiarato di non riconoscere Gianfranco Miccichè, commissario di Forza Italia in Sicilia, come persona deputata ad avere l’ultima parola sulla scelta del candidato per la poltrona di sindaco di Palermo.
In un’intervista rilasciata a MeridioNews, il coordinatore provinciale degli azzurri aveva spiegato come fosse già pronta la coalizione che si stava preparando a sfidare la probabilissima concorrenza di Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli per la carica di primo cittadino, cercando anche di allargare la piattaforma politica a formazioni civiche, oltre a quelle che fanno (o avrebbero dovuto fare parte) dell’alleanza: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Sarà bellissima e, appunto, Noi con Salvini. Adesso, però, dopo l’uscita di Vozza, «Il nostro candidato sindaco non lo decide di certo Miccichè, ma Matteo Salvini», la situazione sembra essere cambiata, almeno a sentire Dalì. L’alleanza nel centrodestra potrebbe, insomma, dover essere rivista.
Lo scontro interno alla coalizione arriva mentre la strategia politica dell’alleanza è in piena fase di definizione, con la ricerca di un candidato sindaco e. Il nome che in queste settimane sembrava avere preso quota era quello di Francesco Greco, ex presidente dell’Ordine degli avvocati e ai vertici dell’Amg, società municipalizzata del Comune, quando sindaco era Diego Cammarata. Lo stesso Greco, però, aveva allontanato l’ipotesi alcuni giorni fa.