All’Ars la mostra sulla strage di Ustica

di Ivan Scinardo

La mostra è a pochi metri dall’aula dell’Assemblea regionale siciliana, gli articoli e i ritagli dei giornali sembrano statici nelle loro teche, quasi un corredo di Palazzo dei Normanni, eppure basta semplicemente fare due passi per immergersi in
uno dei più fitti e intriganti misteri della storia italiana, la strage di Ustica.
(a sinistra, un’immagine della mostra tratta da telestense.it)

33 anni dopo dal quel triste 27 giugno 1980 che ricorda una delle pagine più dolorose del nostro Paese, la morte di 81 passeggeri del DC9 dell’Itavia, una mostra-evento (il cui allestimento è stato curato dall’architetto Monica Modica) ne rievoca i fatti. L’ha curata il giornalista, scrittore e sceneggiatore Andrea Purgatori (nella foto sotto, a destra, tratta da ilfattoquotidiano.it), con l’intento di rendere onore alle vittime innocenti, ma anche accrescere la partecipazione collettiva al ricordo di un disastro che, nonostante i tanti anni trascorsi, resta ancora vivo nella coscienza del Paese.

“La politica deve aiutare la magistratura a completare il suo lavoro per accertare chi ha lanciato il missile che ha abbattuto l’aereo sopra Ustica”, ha detto il presidente della Camera, Laura Boldrini sullo scranno più alto del Parlamento regionale, in un silenzio irreale, in quella Sala d’Ercole semivuota nell’ala sinistra dei posti della deputazione, ma paradossalmente strapiena nei pochi posti destinati al pubblico, alle massime autorità e ai giornalisti.

Un discorso lungo e intenso, quello della Boldrini, con alcuni riferimenti al Capo dello Stato che dopo tanti anni di silenzio ha voluto evidenziare quel cammino verso la verità ostacolato da chi non ha mai voluto che emergessero tutti i particolari di quella tragedia. Un catalogo stampato a corredo della mostra dal titolo: “Ustica. La verità inconfessabile. Dall’esplosione del DC9 Itavia alla sentenza del 2013 nelle pagine dei giornali siciliani”, ripercorre attraverso le foto e i particolari dei ritagli dei giornali una storia infinita, fatta di segreti, misteri, e vergognose verità nascoste.

L’ha fortemente voluta ospitare il primo inquilino del più antico parlamento, il presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, che nel suo discorso in piena seduta solenne, alla presenza presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage, la senatrice Daria Bonfietti, del presidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, Palma Costi, dei Sindaci di Bologna, Palermo e Ustica, ha detto: “Anche se sono già trascorsi trentatré anni da quella tragica notte, quando il Dc9 dell’Itavia, in volo da Bologna a Palermo, si inabissò misteriosamente nel mare di Ustica, tutti noi abbiamo il dovere di ricordarci di ricordare. Anche se si tratta di una verità dolorosa, c’è il bisogno di non dimenticare quegli ignari 81 passeggeri, tra cui 11 bambini e 2 neonati, che hanno pagato con la vita, da innocenti” . (a sinistra, la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini: foto tratta da giornalettismo.com)

Gli ha fatto eco il Sindaco di Ustica, ricordando come la strage rimane uno dei punti oscuri che non sono stati ancora del tutto chiariti.

 


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