Allarme sicurezza? Qui non è colpa degli immigrati

Immigrazione è sempre più sinonimo di criminalità. Lo conferma la recente relazione del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, secondo la quale si deve agli stranieri il 36,5% dei reati denunciati nei primi nove mesi del 2006. Ma l’Italia è un Paese dalle grandi contraddizioni, il divario Nord-Sud è sotto gli occhi di tutti da sempre. E la situazione di Catania, a quanto pare, è nettamente diversa dalla media nazionale.

 

Nella relazione di apertura dell’Anno Giudiziario 2007, redatta dal dottor Guido Marletta, presidente della Corte d’appello di Catania, si legge infatti che «relativamente limitato è il numero dei reati commessi dagli stranieri, al di fuori della violazione della stessa legge sull’immigrazione per la quale va segnalato l’alto numero di denunce di immigrati clandestini in stato di arresto». In tutta la relazione non si fanno altri riferimenti ai reati commessi da immigrati stranieri a Catania. La sensazione che in Italia ci siano due Paesi diversi diventa certezza se si legge la relazione del dottor Giuseppe Grechi, presidente della Corte d’appello di Milano: «La popolazione detenuta è ancora e sempre formata per circa il 60% da stranieri e per quasi un terzo da tossicodipendenti».

 

Ancora più significativi sono i dati catanesi sulla giustizia minorile, per due ragioni. La prima è da mettere in relazione con i fatti di piazza Spedini del 2 febbraio scorso, che hanno posto al centro dell’attenzione il problema della criminalità minorile a Catania. La seconda è di carattere pratico: il Tribunale per i Minorenni ha competenza giurisdizionale esclusiva. Tocca a quest’ufficio intervenire anche per quei reati che, se commessi da adulti, sarebbero di competenza della corte d’Assise, del Tribunale o del Giudice di pace. Lo stesso vale per il caso in cui il minore commetta un reato insieme ad adulti: per lui la competenza resta sempre al Tribunale per i Minorenni. Questo semplifica di molto l’analisi dei dati, che provengono da un’unica fonte e sono di lettura molto più immediata.

 

La relazione del dottor Marletta, a proposito della criminalità minorile nel distretto di Corte d’appello di Catania, sottolinea una realtà molto precisa: il territorio del distretto catanese (che comprende i Tribunali di Caltagirone, Catania, Modica, Ragusa e Siracusa) occupa il secondo posto in Italia per ingresso dei minori di nazionalità italiana nel Centro di Prima Accoglienza (CPA): nel 2005 sono stati 199, un numero inferiore solo a quello del distretto di Napoli. E gli stranieri? «Va evidenziata l’infondatezza – stando ai dati del nostro distretto – dell’allarme diffuso dai mass media relativamente alla pericolosità degli adolescenti stranieri: risulta modestissimo il numero d’ingressi di stranieri nel CPA di Catania»; inoltre è assai elevato «il numero di uscite di ragazzi stranieri dal medesimo CPA senza applicazione di misure cautelari». La situazione non è molto diversa per il 2006, anno in cui su 147 ingressi nel CPA solo 5 sono di minori stranieri. Nel CPA di Milano invece, per il 2006, su 334 ingressi 240 sono di stranieri e soltanto 94 di italiani. Il dato medio nazionale evidenzia invece una situazione più equilibrata, anche se sempre con la maggioranza di reati commessi da minori stranieri: su 3496 ingressi 1459 sono di italiani, 2017 di stranieri.

 

Si possono avanzare molte ipotesi per spiegare questa situazione. Banalmente possiamo considerare la criminalità come espressione del disagio sociale, e sappiamo che la popolazione straniera è mediamente parecchio più povera di quella italiana. Inoltre il rapporto fra popolazione straniera e italiana è certamente più elevato a Milano e nel resto del Nord Italia che a Catania e nel Meridione. Ma se consideriamo che il “bacino di utenza” della corte di Appello di Catania è di circa 1,5 milioni di persone, e che quello di Milano supera abbondantemente i 2, il dato di 142 minorenni accolti nel CPA di Catania contro i 94 di Milano fa emergere gli spettri di una questione meridionale mai risolta. Se, come dice la relazione del dottor Marletta, a Catania «relativamente limitato è il numero dei reati commessi dagli stranieri», vuol dire i reati sono commessi in prevalenza da noi catanesi. Ed è il sintomo di un disagio sociale radicato da tempo nel territorio.

 

Reati commessi da minori: dati a confronto

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LINKS

 

– Articolo sulla relazione del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno (da Repubblica.it)

http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/cronaca/sicurezza-dati/sicurezza-dati/sicurezza-dati.html

 

– Anno giudiziario 2007: relazione del dottor Guido Marletta, presidente della Corte di appello di Catania

http://www.giustizia.it/uffici/inaug_ag/ag2007/ag2007_ct.htm

 

– Anno giudiziario 2007: relazione del Dott. Giuseppe Grechi, presidente della Corte di appello di Milano

http://www.giustizia.it/uffici/inaug_ag/ag2007/ag2007_mi.htm

 

– Dipartimento per la giustizia minorile: servizio statistico

http://www.giustizia.it/statistiche/statistiche_dgm/organigramma.htm

 

– Dati sulla ricchezza pro capite e sugli abitanti delle città italiane

www.istat.it


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]