La compagnia Buio in sala dà voce ai talenti under 35 e alle parole di Simone Santagati, che racconta di un incontro casuale e inaspettato tra due mondi apparentemente lontani ed incredibilmente vicini, quelli del Sig. Effe ed Elodiva. Proprio nell’ultima notte di Elodiva in città ha inizio tutto, non una sola storia, ma un intreccio di realtà e finzione, presente e passato, incontri e ricordi.
L’enigmatico regista Sig. Effe incontra per caso l’eccentrica Elodiva, una drag queen sfacciata e irriverente, con la quale inizierà con riluttanza a mettere in scena il proprio racconto, in un gioco di interpretazioni tra i due, dove il confine tra vero e immaginario sarà sempre più labile. Dalla penna di Simone Santagati nasce Alessandria, in scena venerdì 19 e sabato 20 aprile alle ore 21 sul palco di Spazio Bis della compagnia teatrale Buio in sala, fondata e diretta da Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia, insieme a Silvana D’Anca e Giovanna Sesto, all’interno della rassegna Giovani Sguardi.
Nei panni dei due protagonisti Andrea Luvarà e Andrea Schillirò, rispettivamente regista e drag queen, che portano il peso di un atto unico incalzante dai tratti evanescenti, alle prese con due personaggi dalle mille sfaccettature. «Interpretare Elodiva è stata una grande sfida per me – afferma Andrea Schillirò – un mettermi alla prova continuamente, in quanto è un personaggio totalmente diverso da me, non ha peli sulla lingua, libero da ogni tipo di condizionamento o convenzione sociale».
Una sfida che però ha affrontato con grande entusiasmo, senza la paura di dover recitare per buona parte dello spettacolo su un tacco 21 «considerando la mia altezza di base, 1,86 m, arrivare a più di due metri fa un po’ strano, ma me la cavo bene, pensavo peggio» se la ride Schillirò, anche ripensando agli occhi increduli dei registi, Simone Santagati e Giuseppe Bisicchia, quando lo hanno visto la prima volta camminare disinvolto su quei sandali vertiginosi.
Il concetto di normalità viene riscritto, quando la stessa Elodiva dice che «perché strano non va bene? Perché la gente deve per forza diventare normale? Io non voglio esserlo e andare bene lo stesso!» e Schillirò in queste parole vede forse l’unico autentico tratto in comune con il suo personaggio «è un concetto che trovo tristemente vero, la gente ti accetta solo se sei normale, mentre il mondo è bello proprio perché sa essere strano, in fondo chi decide cos’è strano da ciò che non lo è?».
Questa Alessandria è uno spettacolo di spessore che merita di essere visto «perché tratta tutte tematiche che almeno una volta nella vita ci siamo trovati ad affrontare: l’abbandono, la scoperta, il rapporto con un genitore, la sessualità, il vero amore», conclude l’attore. Un cartellone, quello di Giovani sguardi, dedicato alla nuova drammaturgia, che non poteva privarsi di una scoperta avvincente di una città senza tempo.
Info e prenotazioni: Spazio Bis c/o Centro Polifunzionale Leonardo Da Vinci 3280252785.
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