Alla notte degli Oscar il musicista catanese Le Metre «Grazie a Lion ho affrontato sfide e superato ostacoli»

Se la notte degli Oscar rappresenta una grande emozione per tutti gli amanti del cinema, lo è ancor di più per chi ne diventa protagonista. Soprattutto se è un giovane, e Francesco Le Metre ha appena 26 anni, arrivato dalla Sicilia con una grande passione, quella per la musica, e una grande opportunità. Aver lavorato come score music editor alla colonna sonora del film Lion, di Garth Davis con Dev Patel, Nicole Kidman e Rooney Mara. Un catanese fianco a fianco con i compositori Dustin O’Halloran e Hauschka, candidati agli Oscar e ai Golden Globe per le musiche della pellicola. 

Da piccolo Francesco sognava un mestiere redditizio, il cassiere del supermercato o il notaio che va in pensione a 32 anni, per citarne alcuni. Ma al termine degli anni di studio al Galileo Galilei di Catania l’amore per la musica lo ha diretto verso un campo in cui non è facile e scontato sfondare. «Ho iniziato a studiare pianoforte insieme a mio fratello, due anni più grande di me, a quattro anni – racconta a MeridioNews -. È stato lui a passarmi i primi cd e a farmi scoprire generi e artisti che hanno influenzato la mia crescita musicale». Durante l’adolescenza ha sperimentato nuovi suoni – dalla batteria è passato al basso elettrico – e ha cominciato a coltivare il sogno di diventare bassista

«La musica rappresenta la possibilità di esprimere i miei pensieri e condividerli con gli altri e ho deciso di farne una professione», dice il musicista catanese, che ha scoperto l’amore per le colonne sonore durante il periodo di formazione al Berklee College of Music, dove è entrato con una borsa di studio e dove si è laureato nel 2015. A quel punto è iniziato il suo percorso musicale a Los Angeles, città che gli ha dato l’opportunità di svolgere un tirocinio con il compositore americano Joseph Trapanese ed entrare in contatto, tra gli altri, con Dustin O’ Halloran. «Con Dustin si è instaurato da subito un grande feeling e dopo una settimana di collaborazione mi ha proposto di entrare nel team di Lion come score music editor». Così Francesco si è trovato a trascorrere per due mesi intere giornate con i due compositori del film candidato all’Oscar. «È stato molto impegnativo sia per questioni tempistiche, cioè le settimane per farlo, sia per un approccio alla musica un po’ insolito rispetto ai tipici scores hollywoodiani». 

Il suo compito era di scegliere le registrazioni migliori e le musiche più adatte alle scene, oltre al coinvolgimento nell’orchestrazione e nell’arrangiamento di buona parte degli archi presenti nel film. «Per assecondare e valorizzare la visione artistica di Dustin e Hauschka sulle musiche, come score music editor ho dovuto affrontare tante piccole sfide e insieme a loro superare certi ostacoli», confessa Francesco, che trascorsa la notte degli Oscar è già a lavoro su nuovi progetti. «Qui a Los Angeles non ci si ferma mai, al momento sto lavorando sul film Chappaquiddick – musiche di Dustin O’Halloran e Adam Wiltzie -, sto portando avanti la mia carriera solista e lavorando sul mio primo album».


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