Albrecht Dürer, uno dei maggiori esponenti del rinascimento nordeuropeo, in mostra a Palermo nelle sale della Biblioteca centrale della Regione siciliana Alberto Bombace con la sua Grande Passione. Autore di meravigliosi dipinti, tra i quali il celebre Autoritratto con pelliccia, e straordinarie incisioni, realizza La Grande Passione in un arco temporale compreso tra il 1497 e il 1510. La mostra Passio Christi, la Grande Passione di Albrecht Dürer verrà inaugurata il 26 marzo, alle ore 17, presso la Sala Missioni della Biblioteca centrale della Regione siciliana e sarà fruibile gratuitamente fino al 6 aprile.
Le incisioni del Dürer sono state realizzate con la tecnica della xilografia che consiste nell’impressione di una matrice di legno in rilievo. Tale pratica consente all’autore di giocare sulla gradazione dei segni in grandezza, ma non in profondità. «La raffinatezza dell’incisione e la ricchezza dei particolari delle stampe hanno reso Dürer uno dei più grandi incisori tra il XV e il XVI secolo – afferma Carlo Pastena, direttore della Biblioteca – In mostra troviamo le originali che la biblioteca acquistò circa trent’anni fa a un’asta pubblica di New York».
A quasi trent’anni dall’acquisto del dicembre 1989, Palermo capitale italiana della cultura accoglie la prima esposizione dell’opera completa del Dürer, rarissima. Dodici xilografie accompagnate, secondo l’originario progetto dell’autore, da un testo latino che procede senza soluzione di continuità realizzando un’impostazione di lettura testo-immagine. Il testo latino è stato per l’occasione tradotto in lingua italiana dalla Biblioteca. «Abbiamo scoperto che l’opera mostra una sequenza differente delle immagini rispetto a quella tradizionalmente data – racconta Pastena – la discesa agli inferi di Gesù, che la Chiesa pone dopo la sepoltura (dal credo : morì e fu sepolto, discese agli inferi, il terzo giorno risuscitò da morte), nell’originale di Dürer viene collocata subito dopo la crocifissione, questa situazione particolare è emersa trascrivendo il testo».
La rassegna, realizzata in collaborazione con l’associazione Cassaro Alto, fa parte delle iniziative collaterali di Palermo Capitale italiana della Cultura 2018. Un momento di particolare rilevanza nel contesto dello sviluppo della conoscenza e fruizione della Biblioteca, istituzione che da quattrocentotrenta anni segna la Città di Palermo, avendo aperto per la prima volta il grande portone dell’allora Domus Studiorum della Compagnia di Gesù, il 15 agosto del 1588. Nel corso dell’inaugurazione interverranno Antonino Giuffrida, docente dell’Università degli studi di Palermo, don Cosimo Scordato della pontificia facoltà teologica di Sicilia e Maria Concetta Di Natale, Direttore del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo e curatrice del catalogo edito nella Collana Artes della Palermo University Press, presentato per l’occasione.
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