Un dipendente regionale non può svolgere il ruolo di commissario o presidente di un ente o società della regione. Lo stabilisce una legge in vigore dal maggio scorso.
Alfonso Cicero: la sua nomina alla presidenza dellIrsap è illegittima. Basta leggere il Dl 39 di questanno
Un dipendente regionale non può svolgere il ruolo di commissario o presidente di un ente o società della Regione. Lo stabilisce una legge in vigore dal maggio scorso.
Da giorni Sala dErcole discute sulle nomine dellIrsap, lIstituto regionale che ha preso il posto dei vecchi Consorzi Asi. In particolare, si è discusso di una nomina: quella di Alfonso Cicero, funzionario regionale, alla presidenza dello stesso Irsap.
La prima Commissione legislativa dellArs (Affari istituzionali) ha provato a esprimere un parere. Ma il presidente della Regione ha tagliato corto dicendo che Cicero, essendo un funzionario regionale, non ha bisogno della benedizione della Commissione Affari istituzionali di Sala dErcole. Perché questa Commissione, a norma di legge, deve pronunciarsi sulle nomine di soggetti esterni allamministrazione.
Quello che dice il presidente Crocetta è vero. Ma cè qualcosa che al presidente e ai suoi giuristi sfugge. Anzi, due cose. Da maggio è in vigore il decreto legislativo n. 39. Questo provvedimento stabilisce, senza dubbio alcuno, che un dipendente di unAmministrazione pubblica non può andare ad occupare incarichi presos enti o società della stessa Amministrazione o comunque riconducibili alla stessa Amministrazione.
Cicero, come ha osservato il presidente della Regione, è un dipendente te regionale. E, in quanto tale, a norma del decreto legislativo 39 di questanno, non può occupare cariche in società o enti riconducibili allAmministrazione dalla quale proviene. Cioè della Regione. Dunque, sotto questo profilo, la sua nomina è palesemente illegittima, perché lIrsap è un Istituto regionale alle strette dipendenze della Regione siciliana.
I giuristi del presidente della Regione, che sono molto bravi, ci potrebbero rispondere che il decreto legislativo n. 39 fa riferimento ai dirigenti: in questo caso, ai dirigenti regionali. E Cicero non è un dirigente, ma un funzionario regionale.
Vero. Solo che, da funzionario regionale, Cicero non potrebbe essere nominato alla presidenza dellIrsap. Perché tale nomina è riservata solo ai dirigenti. E, in ogni caso, la ratio del decreto legislativo n. 39 punta ad impedire che dipendenti di unamministrazione vadano ad amministrare società o enti della stessa amministrazione dalla quale provengono.
Sarebbe oltremodo forzato considerare la nomina di Cicero legittima in quanto non dirigente, ma funzionario regionale: se non altro perché, da funzionario, non può andare ad occupare la presidenza di un ente regionale. E, in ogni caso, anche da funzionario, violerebbe il decreto legislativo n. 39, perché comunque dipendente regionale.
Dunque, come si diceva un tempo, la cucuzza la puoi girare e cucinare come vuoi, ma sempre cucuzza resta. Cicero non può ricoprire la carica di presidente dellIrsap perché non è un dirigente e perché, anche se non dirigente, ma funzionario regionale, è pur sempre un dipendente dellamministrazione – la Regione – dalla quale dipende lIrsap. Il decreto legislativo n. 39 vieta la sua nomina. E la vieta anche nel caso in cui, da funzionario, venga equiparato a dirigente.
Questo sono i fatti oggettivi. Noi siamo sicuri che il presidente Crocetta, il presidente di Confindustria Sicilia, Antonello Montante, e il dirigente nazionale di Confindustria, Ivan Lo Bello, prenderanno atto che non si può violare una legge. E agiranno di conseguenza. Cambiando cavallo. Chi ogniu giorno ci fa la testa tanta con antimafia e legalità non può certo violare un decreto legislativo che interviene proprio sulla delicata questione delle nomine, dettando regole precise ed inequivocabili.