Alfano, D’Alia e Fallica benedicono Costa

Un discorso pacato e più ‘squisitamente’ politico quello tenuto da Massimo Costa, oggi a Palermo, nel corso di una affollatissima conferenza stampa con la quale è stata sancita la sua investitura ufficiale a candidato sindaco di Palermo sotto l’egida del Pdl, dell’Udc e di Grande Sud. La sensazione è che il giovane presidente del Coni, dopo le uscite un po’ ‘eccesive’ del primo incontro con i giornalisti, sia stato “catechizzato”, da Angelino Alfano, segretario del Pdl e dal senatore dell’Udc, Gianpiero D’Alia, accanto a lui stamattina, insieme con Pippo Fallica coordinatore del partito di Micciché.

“Ringrazio i partiti che hanno deciso di scommettere su energie nuove, e’ una scelta molto coraggiosa e gli uomini accanto a me hanno dimostrato molto coraggio” ha detto Costa “la mia è una candidatura che va oltre gli schieramenti. Tanta gente, tanti giovani si stanno riavvicinando alla politica perché la mia candidatura nasce con il sogno e la speranza dii riappacificare Palermo. E proprio come nello sport, è l’unione che fa la forza”. Costa non ha voluto commentare le dichiarazioni dei suoi avversari, definendoli “coraggiosi” per essersi messi in gioco in un momento cosi’ delicato e auspicando un confronto “sportivo” e corretto. Su Mpa e Fli, che gli hanno girato le spalle, dinnanzi alla sua apertura al Pdl ha aggiunto: “Mi dispiace certo, ma è stata una scelta illogica la loro”.
Concetto ribadito da Alfano: “Deludenti coloro che prima hanno dato il sostegno a Massimo Costa e poi lo hanno ritirato non perche’ e’ cambiato il loro giudizio nei confronti di Massimo ma per calcoli politici che non hanno nulla a che vedere con il bene di Palermo”. “La politica e la societa’ hanno dei cicli – ha aggiunto Alfano – e sarebbe sbagliato se i partiti, invece di cogliere il momento di cambiamento della societa’, tentino di violentarne il senso. Quindi abbiamo colto di buon grado la candidatura di Costa. Siamo qui per dire a Massimo: fai tutto ciò che ritieni giusto. Metteremo al tuo fianco tutta la forza del nostro partito, ma saremo leggeri come una piuma, riconoscendo l’autonomia delle tue scelte”.
Per D’Alia “quello di Costa e’ un progetto civico aperto a tutte le forze politiche, Palermo ha bisogno di una alleanza di salute pubblica e anche per questo abbiamo subito sostenuto la sua candidatura“. Ai giornalisti che chiedono se questa alleanza sarà portata avanti fino alle prossime regionali risponde: “Stiamo facendo un’operazione per Palermo, sacrificando alleanze e schieramenti. È l’unico metodo che può dare un contributo per rilanciare la città. Non abbiamo parlato delle regionali, saranno l’anno prossimo e un anno in politica è un’era geologica”. D’Alia ha quindi smentito le voci che lo vogliono prossimo candidato di questa coalizione a Palazzo d’Orléans.
Grande entusiamo anche da parte di Fallica che si è detto certo che “Costa può farcela al primo turno. E’ un ragazzo in gamba e avere fatto per dieci anni l’ amministratore del Coni in Sicilia non e’ cosa di poco conto”.

Presente, insieme ai maggiorenti dei partiti in questione, anche il grande “stratega” di questa operazione, l’amico di Costa: Francesco Cascio, presidente dell’Ars. Sorriso smagliante e sornione, come a dire: alla fine l’ho spuntata io…. In pochi, infatti, hanno creduto che dietro la discesa in campo di Costa, non ci fosse la sua ombra, al di là delle dichiarazioni ufficiali e delle sceneggiate tipiche del teatrino della politica.


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