«È una forma di turismo lento che permette approfondimenti culturali e storici dei vari siti semplicemente camminando a piedi». A fornire la definizione di trekking urbano, alla vigilia dell’undicesima giornata nazionale che vede anche la partecipazione di Catania, è la presidente dell’associazione naturalistica e culturale Etna ‘ngeniousa Matilde Russo. «Per la città di Catania abbiamo preparato due itinerari incentrati sul tema della Belle Époque». Il primo si terrà giorno 1 novembre e toccherà piazza Università, il teatro Sangiorgi, il negozio Frigeri, il Sacrario dei Caduti, Largo Paisiello e piazza Stesicoro. Il secondo, previsto per l’indomani, avrà come protagonisti piazza S. Maria di Gesù, alcuni nodi del viale Regina Margherita, piazza Roma, Villa Bellini e via Umberto. «In realtà il tema nazionale riguarda i luoghi cittadini simbolo della Grande Guerra ma in città non ne abbiamo molto, così abbiamo deviato l’argomento sui primi decenni del Novecento», spiega Russo.
L’evento – organizzato con la collaborazione dell’assessorato ai Saperi e alla Bellezza condivisi – condurrà i partecipanti attraverso le architetture e l’urbanistica interessate dallo stile Liberty. «Si tratta del periodo dominato dalla figura politica del sindaco Giuseppe De Felice, sotto il quale Catania divenne una città moderna nell’arte e nella società», racconta Russo. La partecipazione – a contributo economico volontario – permette una riscoperta dei luoghi «simbolo della crescita della città, fortemente voluta dall’aristocrazia, dalla borghesia e dal mondo dell’Industria», spiega Russo.
La Giornata nazionale del trekking urbano viene istituita a Siena nel 2002. Catania partecipa per la prima volta nel 2011, sempre grazie all’impegno dell’associazione presieduta da Matilde Russo. «In quell’occasione abbiamo capito che, per permettere un maggiore approfondimento storico e culturale dei siti, è necessario procedere creando dei piccoli gruppi tra i partecipanti e – precisa Russo – quest’anno faremo tesoro di quell’esperienza». Un modo, dunque, per stimolare i cittadini a spostare lo sguardo sulle bellezze della città. «Ce ne sono tantissime, e spesso non le notiamo perché siamo troppo impegnati a correre dietro alle nostre occupazioni», sottolinea Russo. Che aggiunge: «Per fare in modo che le bellezze di ogni città aderente circolino il più possibile è stato istituito un concorso fotografico su un noto social network».
I partecipanti avranno la possibilità di postare scorci, momenti e monumenti della passeggiata culturale su Instagram utilizzando gli appositi hashtag #trekkingurbano e #trekkingurbano2014. In questo modo gli scatti – provenienti dalle 35 città italiane che aderiscono all’iniziativa – saranno protagonisti di una vera e propria mostra virtuale. I migliori, inoltre, faranno da copertina all’evento del 2015. «Per fare girare i nostri monumenti che hanno tanto bisogno di una vetrina», conclude Russo.
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