Botta e risposta tra il quotidiano la repubblica, edizione di palermo, e il movimento 5 stelle. Un articolo pubblicato oggi dal titolo: dimissioni in bianco e soldi al movimento "grillini" di sicilia in nome della disciplina, provoca la reazione degli esponenti del movimento di beppe grillo.
Ai deputati grillini dell’Ars solo 5 mila euro al mese
Botta e risposta tra il quotidiano la Repubblica, edizione di Palermo, e il Movimento 5 Stelle. Un articolo pubblicato oggi dal titolo: Dimissioni in bianco e soldi al movimento “grillini” di Sicilia in nome della disciplina, provoca la reazione degli esponenti del Movimento di Beppe Grillo.
“Ci corre l’obbligo di segnalare alcune imprecisioni a nostro avviso fuorvianti e lesive per l’immagine del Movimento 5 Stelle”, si legge in un comunicato dei grillini. Nel ‘catenaccio’ dell’articolo di Repubblica si legge: Dovranno versare in beneficenza o al Movimento la parte eccedente il compenso di 2500 euro, altrimenti via a casa”.
“L’articolo – replicano i grillini – rischia di diffondere il messaggio mendace che il compenso dei deputati del Movimento 5 Stelle percepito dalla Regione siciliana andrà al Movimento stesso per attività interne o come fondo cassa. Niente di più errato”.
Nella replica i grillini riportano un passo del contratto sottoscritto il 5 settembre 2012 da Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento alla presidenza della Regione: Io sottoscritto, Giovanni Carlo Cancelleri, in qualità di candidato presidente della Regione Sicilia per il Movimento 5 Stelle, mi impegno a fare in modo che gli eletti del Movimento 5 Stelle ricevano uno stipendio non superiore a 5 mila euro lordi mensili e che l’eccedenza sarà restituita alla Regione.
Sempre il 5 settembre 2012 Beppe Grillo e Giancarlo Cancelleri firmano un patto analogo che riguarda questa volta il rifiuto di rimborsi elettorali: Io sottoscritto Giovanni Carlo Cancelleri in qualità di candidato presidente della Regione Sicilia per il Movimento 5 Stelle mi impegno affinché i contributi pubblici – i cosiddetti rimborsi elettorali – rimangano allo Stato e non saranno ricevuti o gestiti da parte della lista a cui appartengono.
In sostanza, gli esponenti del Movimento 5 Stelle, se eletti all’Assemblea regionale siciliana, l’eccedenza superiore ai 5 mila euro lordi non la percepiranno nemmeno. Anzi, si impegnano a restituirla direttamente alla Regione. I soldi quindi non andranno né al Movimento, né in azioni di beneficenza come riporta un virgolettato di una attivista peraltro non diffuso in maniera ufficiale dall’Ufficio stampa del Movimento.
Sulle dimissioni in bianco lo stesso Cancelleri precisa: Noi non abbiamo mai parlato di dimissioni in bianco. I candidati hanno periodicamente facoltà di rimettere il mandato nelle mani degli elettori, nel corso di riunioni pubbliche che si concluderanno con una votazione. Abbiamo fatto firmare un impegno a rispettare questa regola da parte dei candidati del Movimento 5 Stelle. Sappiamo benissimo che quella delle dimissioni in bianco sarebbe una pratica incostituzionale. Questa polemica è scaturita da una notizia errata.
I grillini informano di aver diffuso una nota di richiesta di rettifica al giornale, “e ritenendo tale articolo come un semplice refuso del giornalista autore – si legge sempre nella nota – considerandolo un semplice incidente di percorso di una testata la cui autorevolezza non è minimamente in discussione, intende rivolgere invece l’attenzione agli attacchi di alcuni competitors partitici, ritenendoli meramente strumentali ed animati da semplice disinformazione”.