Spett/le redazione,
Ahi, mia Palermo di monnezza ostello, non più di bellezza, ma del trasandar modello
così mi sarebbe venuto dal cuore se fossi stato un improbabile attuale Dante Alighieri tornato dopo anni nella sua città natale.
Sono nato, infatti, e cresciuto fino alla maggiore età a Palermo, che ho dovuto lasciare non per mia volontà nel Novembre del 1983 e dove la nostalgia, appunto, mi ha riporta una /due volte lanno per un tuffo nel passato e per rincontrarmi con gli amici dinfanzia e di scuola con cui non ho mai cessato i contatti
ma che tristezza !
Tornare nei luoghi più belli e carichi di storia e tradizioni come la Cattedrale, Via Vittorio Emanuele , i Quattro Canti e la marina e rivederli abbrutiti da sporcizia e trascuratezza. Nella zona vicino Lattarini mi e sembrato quasi una presa in giro vedere alberghi tirati a lucido e vecchi palazzi di via V. Emanuele sporchi e abbandonati. Piazza G. Marina (subito dopo U Vastiddaro) con cassonetti stracolmi ed esondati di immondizia. Mi ha fatto davvero male.
Per non parlare della buca dei Beati Paoli ( Piazza Tommaso Edison) che con tanto orgoglio volevo mostrare a mia moglie, ridotta ad una fossa piena di rifiuti di ogni genere e tipo
.mi sono vergognato quando la mia signora, originaria di Civitavecchia, mi ha chiesto se era una discarica
E qui mi fermo perché non vorrei infierire troppo.
Non si può trattare così una città di tanta passata grandezza e voglio tanto augurarmi che i suoi cittadini che fanno il proprio dovere e si impegnano giornalmente (so che non sono pochi) a mantenere pulito il proprio quartiere, quelli che pagano regolarmente la tariffa sui rifiuti ed il Primo Cittadino in particolare si diano una scossa di civico orgoglio per restituirla al lignaggio che merita.
Grazie ; saluti distinti.
Marco Goglia. 01016-Tarquinia (VT)