Agrodolce, fiction sotto inchiesta?

Per ora è solo un’indiscrezione. Parole sussurrate appena negli uffici dell’assessorato regionale al Turismo e dell’assessorato regionale ai Beni culturali. Stando a queste voci, ci potrebbe essere un’inchiesta su ‘Agrodolce’, la fiction voluta dalla Regione siciliana e da Rai Educational.

Ieri, a quanto si racconta, gli uomini della Guardia di Finanza avrebbero interrogato a lungo Pietro Di Miceli, numero uno di Film commission, l’ufficio della Regione che si occupa di pianificare l’attività cinematografica in Sicilia. Film commission, oltre a programmare, elabora bandi ed eroga contributi  fondo perduto. Di Miceli sarebbe stato sentito come persona informata sui fatti.

‘Agrodolce’ è stata pensata e in parte realizzata quando le attività cinematografiche della Regione siciliana facevano capo all’assessorato regionale ai Beni culturali. Con la riforma dell’amministrazione regionale del 2009, le competenze del cinema targate Regione siciliana sono passate all’assessorato al Turismo. Così, ai vertici di Film commission al posto di Alessandro Rais, che si occupava del settore quando la gestione era dei Beni culturali, è arrivato Pietro Di Miceli, che lavora presso l’assessorato al Turismo. Ed è stato proprio Di Miceli, ieri, ad essere ascoltato, a lungo, dagli uomini delle Fiamme Gialle.

‘Agrodolce’, per la cronaca, è una produzione che la Regione siciliana h avviato con Rai Educational. Ed è realizzata da Einstein Fiction. Si tratta della prima soap opera girata interamente in Sicilia.

L’ideatore è Wayne Doyle (che ha già ideato di ‘Un posto al sole’), con la collaborazione di Magda Monti e Kirsi Viglione. Il responsabile editoriale dell’iniziativa è Giovanni Minoli, direttore di Rai Educational.

La location di ‘Agrodolce’ è una cittadina immaginaria della siciliana, Lumera. Le riprese sono iniziate nel novembre 2007. Quelle esterne sono state effettuate a Porticello (una frazione di Santa Flavia) e in altre location. Gli interni sono stati girati in una ex-scuola di Termini Imerese.

Su ‘Agrodolce’ non sono mancate le polemiche. Polemiche non hanno risparmiato nemmeno ‘Sicilia Turismo e Cinema’ spa, un altro braccio operativo della Regione in materia di cinema (prima questa società si chiamava CineSicilia). Nella gestione di questa società non sono mancati gli sprechi. Come, ad esempio, il ricorso a costosi consulenti.

Da qualche tempo ‘Sicilia Turismo e Cinema’ suscita l’interesse del Pd, che vorrebbe piazzare lì propri rappresentanti. Con il ricorso ad altre spese. Indicativa, al riguardo, è la delibera con la quale l’ex amministratore unico di questa società, Franco Nicosia, prima di dimettersi, ha creato la figura di un nuovo direttore generale e e due nuovi dirigenti. Il tutto in un momento in cui la stessa Regione attraversa una crisi finanziaria pesantissima.

Insomma, l’unica cosa che si è capita delle attività cinematografiche targate Regione siciliana è che attorno a questo settore girano un sacco di soldi pubblici. Il resto lo lasciamo immaginare ai nostri lettori.

Foto tratta da lanostratv.it

 


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