Quello che è certo, è che qualcosa non ha funzionato ieri sera ad agrigento dove il candidato alla presidenza della regione del pdl e del pid, nello musumeci, ha trovato una platea vuota.
Agrigento, nella città di Alfano una platea vuota per Nello Musumeci
Quello che è certo, è che qualcosa non ha funzionato ieri sera ad Agrigento dove il candidato alla Presidenza della Regione del Pdl e del Pid, Nello Musumeci, ha trovato una platea vuota.
L’appuntamento era al Jolly hotel. Musumeci è arrivato accompagnato da Pippo Scalia (agrigentino!), Adolfo Urso e Vincenzo Fontana. Ma ad attenderlo, come scrive il quotidiano online Agrigentonotizie.it, ha trovato ben poca gente: “La platea, infatti, era formata solamente da uomini e donne di partito e dai consueti operatori dell’informazione”, si legge sul giornale agrigentino.
Il flop di presenze, considerata la disaffezione dei cittadini per la politica, potrebbe passare inosservato se si fosse registrato in qualsiasi altra città. Ma ad Agrigento ha un sapore particolare. Questa è la città di Angelino Alfano, leader nazionale del Pdl. Agrigento è anche la città dove i cuffariani del Pid dovrebbero avere un minimo di presa.
E invece niente. Una ‘malafiura’ colossale. Come mai? Può essere che che gli uomini locali di Alfano, abbiano voluto tirare un brutto scherzo al loro capo?
Oppure semplicemente il Pdl ha perso tutto il suo appeal anche nella casa del segretario nazionale? Molti agrigentini, come sappiamo, hanno sempre rimproverato Alfano per la sua distanza dal territorio (non ha più neanche una segreteria nella sua città) e questo potrebbe essere il risultato (già sperimentato, tra l’altro, alle amministrative dove il candidato di Alfano ha perso, surclassato dall’attuale primo cittadino, Marco Zambuto).
Come se non bastasse, mentre al Jolly hotel si contavano poche teste, in un altro hotel, non troppo distante, c’era il pienone. Era l’hotel Dioscuri, dove Michele Cimino, ex compagno di avventure dello stesso Alfano ed oggi leader di Grande Sud ad Agrigento, proprio nella stessa ora in cui era previsto l’incontro con Musumeci, riuniva i quadri del partito per definire la campagna elettorale in sostegno di Gianfranco Micciché. A quanto pare, all’invito di Cimino, nessuno ha risposto picche. Anzi.