La denuncia arriva dall'associazione Mareamico che ha realizzato un video col drone tra Porto Empedocle e Agrigento. Le immagini evidenziano come il moto del mare abbia eroso la spiaggia e minaccia l'infrastruttura. Guarda foto e video
Agrigento, il mare ora minaccia la statale 640 Frane a pochi metri. «Intervenga la Regione»
La più importante infrastruttura stradale dell’agrigentino, la Statale 640, a rischio crollo in più punti perché minacciata dall’erosione del mare. La denuncia arriva dall’associazione ambientalista Mareamico che, per rendere evidente quanto sia concreto il pericolo, ha realizzato un video col drone tra Porto Empedocle e Agrigento. Le immagini evidenziano come il moto del mare abbia eroso la spiaggia e minaccia la statale.
«L’erosione costiera e il dissesto idrogeologico sono un mix devastante per le coste dell’agrigentino – denuncia Mareamico – Il prossimo obiettivo di questo fenomeno distruttivo è la statale 640, che da Porto Empedocle conduce ad Agrigento. Ormai le frane distano pochi metri dalla sede stradale ed è a rischio pure una galleria». Quindi l’appello alle istituzioni: «È necessario effettuare urgentemente uno studio sull’unità fisiografica (Capo Rossello – Punta Bianca) e agire. In questo tratto di costa, lungo circa 28 chilometri, ben 15 risultano a rischio crollo. La Regione Sicilia e l’Anas debbono immediatamente intervenire a rimedio».
Stando alle stime dell’associazione, rimanendo nel solo territorio del Comune di Agrigento, dei 16 chilometri di spiaggia agrigentina sette (cioè il 44 per cento) sono inibiti alla pubblica fruizione, poiché a rischio crollo. «Le situazioni peggiori – indica Mareamico – si registrano da Zingarello fino a Punta bianca, nel viale delle dune e al Caos. Ultimamente la zona del Caos è quella che preoccupa di più, anche perché le frane presto coinvolgeranno la galleria della statale 640, che è l’unica infrastruttura che permette ai camion, provenienti dal porto di Porto Empedocle, di andare ovunque in Sicilia. Il comune di Agrigento – denuncia – non è in grado di presentare alcun progetto alla Regione. Sarebbe il caso che intervenga urgentemente la Protezione civile».